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I documentaristi possono cogliere le nuove e importanti opportunità che scaturiscono dai cambiamenti in atto nel mondo dei media e delle tv in particolare. Le nuove parole chiave che tracceranno la road map del futuro sono “convergenza” e “multipiattaforme televisive” in grado di offrire nuovi prodotti, a misura dell’utente, e perfino interattivi.

E’ questo il panorama che è scaturito dalla prima giornata degli Italian Doc Screenings 2009, in corso di svolgimento a Trento, veri e propri “Stati Generali” del documentario internazionale, il più importante evento dedicato al documentario in Italia e uno dei più accreditati in Europa.

Dopo il saluto portato a tutti gli operatori giunti a Trento da Alessandro Signetto, Presidente di Doc.It, i lavori sono stati aperti dalla prima tavola rotonda dedicata appunto al tema delle multi-piattaforme condotta da Mark Atkin e alla quale hanno partecipato Adam Gee dell’inglese Channel Four, Leena Pasanen della radio tv finlandese, Bruno Felix dell’olandese Submarine e Dave Eccles co-fondatore di Numiko che fornisce servizi tv on line per la BBC.

Fondamentale, è stato detto, è la qualità del prodotto che si va a proporre, poiché il pubblico non è generalista, ma è on demand, quindi sa esprimere un giudizio immediato sulla qualità di una produzione. Altrettanto importante è riuscire a conoscere bene il proprio pubblico. Ed è un futuro già presente in molti paesi, basta dire che l’inglese Channel Four è nata proprio per sviluppare questa innovazione, la tv on line etc.
In questo panorama ecco che anche i documentaristi devono trasformarsi in figure nuove e professionalmente preparate ad operare con le nuove multipiattaforme.

Nella sessione pomeridiana invece si è parlato di un programma italiano, DOC.3, un programma interamente dedicato al documentario, che in alcuni anni ha visto accrescere il proprio indice di share. “In Italia, ha detto Raffaele Brunetti direttore di Doc.it la tv ha un ruolo importante come dimostrano le vicende di questi giorni, ma produrre documentari è ancora difficile e la tv pubblica, tranne rari casi, non li vuole neppure coprodurre, Doc 3 è in questo senso un alieno in questo panorama, ma è un segnale incoraggiante per ottenere spazi più sostanziosi .” Annamaria Catricalà, responsabile per la produzione, ha detto che in questo momento i documentaristi hanno in mano un’arma forte, poter raccontare ciò che i giornalisti non riescono, in realtà poco conosciute e poco note. Progetti belli e coraggiosi avranno sempre accoglienza”.

Gli IDS 2009 sono promossi e organizzati da Doc/it – l’Associazione dei Documentaristi Italiani, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, TrentoFilmfestival, l’Apt di Trento Monte Bondone Valle dei Laghi, ZeLIG Scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano, il Ministero per lo sviluppo economico e l’Istituto per il Commercio Estero.

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