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Presentata ad Aosta il nuovo “Atlante tematico delle acque d’italia” nel corso dell’assemblea annuale della Federbim, la federazione nazionale dei bacini imbriferi montani. La pubblicazione, dedicata all'acqua in tutte le sue forme e le sue interazioni con l'uomo e il territorio, ha visto la partecipazione di 238 autori di diversa estrazione disciplinare e di vari atenei italiani e 25 referenti scientifici nazionali e regionali, coordinati da Maria Gemma Grillotti Di Giacomo.

Come emerge dalla ricerca condotta da Dino Gavinelli, docente di Geografia e Scienze Umane dell'Ambiente dell'Università degli studi di Milano, con la collaborazione della glaciologa Augusta Vittoria Cerutti e di Mario Fumagalli, la Valle d’Aosta con i suoi duecento ghiacciai perenni, che occupano una superficie di circa 170 chilometri quadrati, costituisce con circa cinque milioni di metri cubi all'anno una delle principali riserve idriche per l'Italia.

Dall'indagine risulta che la regione alpina più piccola d'Italia può contare su 700 piccoli laghi naturali e artificiali che occupano una superficie di circa 9,5 chilometri quadrati e annovera cinquemila piccole sorgenti sparse su tutto il territorio.

"Il volume – ha sottolineato l'assessore all'Ambiente e Territorio della Valle d'Aosta, Manuela Zublena – dà un quadro sistemico e complessivo della risorsa acqua; è un punto di riferimento conoscitivo e scientifico per le istituzioni di tutte le regioni italiane". Nel corso dell’assemblea è stata ribadita la necessità urgente del rilancio delle politiche per la montagna, per salvaguardare non solo un patrimonio culturale e storico, ma anche le riserve idriche della nazione.

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