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Raccolta e intensa cerimonia quella della tradizionale benedizione degli ingredienti per Sunà da Mars 2012, celebrata nel tardo pomeriggio di martedì 28 febbraio sul sagrato comune delle chiese di San Pietro e Paolo e di Santa Maria Ausiliatrice ad Aprica.

Il sindaco Carla Cioccarelli, che ha preso la parola brevemente prima del parroco Don Augusto, ha espresso fervidi auspici di unità delle frazioni che formano la comunità aprichese. Questo – e non sembri una contraddizione – proprio in occasione del Sunà da Mars, festa che simbolicamente esalta al massimo grado le rivalità contradaiole.
"La mia speranza e il mio appello è che ci sia unità e possibilmente concordia fra tutti, appartenenti all'una o all'altra contrada, all'una o all'altra famiglia, all'una o all'altra fazione politica. Ciò è tanto più necessario in quanto viviamo un periodo difficile, dove le nostre forze, non solo economiche ma anche morali, sono messe alla dura prova di resistenza della crisi globale. Certamente Don Augusto ci dà una mano potente nell'unire la nostra comunità, che tra qualche mese sarà, fra l'altro, chiamata a nuove elezioni amministrative".

Don Augusto, che quest'anno festeggia i cinquant'anni di sacerdozio, le ha fatto eco confermando la sua indiretta funzione di fautore d'unità, seppure in senso del tutto pastorale. Ha ricordato, infatti, che ha la responsabilità di due chiese dedicate alla Madonna in due diverse contrade, Santa Maria Assunta e Maria Ausiliatrice, oltre che della delegazione vescovile di San Pietro di Corteno, comune dove la parrocchiale è pure dedicata alla Beata Vergine. E proprio alla Madonna, ha detto Don Augusto, bisogna affidarsi per vivere più serenamente nella fede questi tempi non facili.
Dopo la benedizione della farina, del vino, del sale e dell'acqua, c'è stato il passaggio del campanaccio simbolo dalla contrada Liscedo a quella di Liscidini. Infine Don Augsuto ha espresso l'augurio di Buona Festa, che ha chiuso la breve ma sentita cerimonia.

Appuntamento a mercoledì 29 febbraio sera, ore 20:45, per la partenza dei cortei dei campanacci dalle contrade di Aprica. Con i tre provenienti da ovest (Liscedo, Liscidini e Madonna) che partiranno tutti da quest'ultima frazione.

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