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Riaperto domenica 11 febbraio lo storico Albergo Camussot di Balme, in Valle di Ala, una delle tre Valli di Lanzo Torinese. Nel secolare albergo di montagna soggiornarono, nell'atmosfera sognante della “belle époque”, personaggi come il poeta Giosué Carducci, l’attrice Eleonora Duse e la regina d’Italia Margherita di Savoia.

Balme fu a fine Ottocento una località molto rinomata dal punto di vista turistico.
I pochi abitanti integravano i magri proventi che derivavano dall’agricoltura e dalla pastorizia con il commercio transfrontaliero (vedi contrabbando) e la caccia. Gli uomini validi erano quindi tutti esperti e capaci camminatori e molti avevano acquisito abilità arrampicatorie.

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Quando nella seconda metà dell’Ottocento, si diffuse la pratica dell’alpinismo anche le montagne a guardia di Balme: Bessanese, Uja di Ciamarella e Uja di Mondrone, non mancarono di attirare l’attenzione di pochi, ma molto determinati, alpinisti. Gli uomini di Balme si scoprirono guide e iniziarono a praticare attivamente questa nuova professione. Il primo di una lunga serie (il paese di circa 300 abitanti può vantare un centinaio di guide alpine in un secolo) fu Antonio Castagneri *, al quale è dedicato l’Ecomuseo delle guide alpine di Balme. Il museo raccoglie testimonianze delle guide alpine e della vita dell’Ottocento nella Val d’Ala: costumi tradizionali (molto particolare quello maschile), mobili, strumenti usati da minatori e contrabbandieri, una ricca documentazione fotografica.

«A Balme non era rimasta nessuna struttura di accoglienza – spiega Giorgio Inaudi, proprietario del Camussot e principale artefice della sua ristrutturazione e della creazione dell’Ecomuseo – Non pensiamo certo di ritornare al turismo elitario di un tempo, ma di proporci ad un pubblico di escursionisti, facendolo diventare anche posto tappa della GTA (grande traversata delle Alpi). Il mio interesse è di mantenere vivo questo paese, con proposte di nicchia, mirate a un turismo dolce. Gli escursionisti possono quindi trovare ospitalità in una struttura storica e con prezzi contenuti».

L’inaugurazione è avvenuta nell’ambito della proposta “le merende reali”, a base di cioccolata e dolcetti, lanciata dall’ATL del Canavese e delle Vali di Lanzo . Il circuito “Le merende reali” prosegue nei prossimi week-end e rinnova l’appuntamento al Camussot di Balme il 4 marzo.

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Antonio Castagneri – Nato nel 1845, divenne guida di importanti personaggi quali Martino Baretti, Leopoldo Barale e Luigi Vaccarone, realizzando numerose prime ascensioni (Becca di Gay, Becco della Tribolazione, Tresenta, Becca di Montandayné, Grand Nomenon, Punta di Ondezana).  La sua fama si diffuse tanto da essere scelto da Quintino Sella nel 1877 per farsi accompagnare con i figli  Alessandro e Corradino fin sulla vetta del Cervino. La sua fine è avvolta nel mistero: scomparve infatti nel 1890 durante un’ascensione all’Aiguille di Bionassay (nel gruppo del Monte Bianco) con la guida Jean-Joseph Maquignaz e il cliente Umberto Scarampi di Villanova. I loro corpi non sono mai stati ritrovati.

 

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