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Poche settimane fa, a Bruxelles, a seguito di estenuanti trattative, è stato approvato il  rapporto dell’Ipcc – Panel intergovernativo sul cambiamento climatico –  in cui vengono descritti gli scenari che il pianeta terra si appresta a vivere (in sintesi il documento sottolinea come i cambiamenti climatici siano già in atto). 

Per la prima volta, nella seconda parte del rapporto sul clima, vengono riportate informazioni specifiche sugli effetti del cambiamento del clima in singoli stati e regioni. Ad esempio l'Ipcc prevede un notevole arretramento dei ghiacciai e sottolinea come le Alpi rappresentino una delle regioni d'Europa che saranno maggiormente colpite da ondate di calore e siccità.

A testimonianza di quanto previsto, dopo un inverno trascorso con scarsissime precipitazioni nevose, in particolare sul lato centro-occidenate del versante meridionale dell'arco alpino, il settentrione italiano si trova a dover affrontare una siccità storica. La portata del principale fiume Po è ai minimi storici; i ghiacciai, i nevai e i grandi laghi si presentano come fossimo a fine luglio; motivi per cui il Governo italiano ha annunciato possibili contingetamenti nell'utilizzo dell'acqua. Nel frattempo non piove e le temperature si mantengono costantemente a +5 rispetto alla media trentennale.

Tornando al rapporto Ipcc, i ricercatori sostengono che la flora alpina sarà soppiantata da piante sempreverdi che colonizzeranno quote sempre maggiori. A causa del riscaldamento, i piccoli ghiacciai spariranno completamente, mentre i più grandi diminuiranno dal 30 al 70% entro il 2050. Ciò provocherà difficoltà di approvvigionamento idrico per il venir meno dei serbatoi naturali rappresentati dai ghiacciai. L'acqua di fusione, inoltre, porterà alla formazione di laghi caratterizzati da un alto rischio di tracimazione e inondazione (ricordiamo il Lago Effimero formatosi ai piedi della parete est del Monte Rosa).

A causa dell'aumento delle temperature, inoltre, si prolungherà il periodo di assenza di neve. Per un riscaldamento di due gradi Celsius, e mantenendo invariato il livello delle precipitazioni, il comitato di ricercatrici e ricercatori sul clima stima che si avranno 50 giorni in più senza neve.

Fonti: https://www.ipcc.ch (en/fr/es) e www.alpMedia.net

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