Muse Trento
Nel cuore di Trento scopriamo il MUSE, il Museo delle Scienze naturali. Un importante investimento sulla cultura, un luogo aperto, per studiare le relazioni tra uomo e ambiente. Molte le attività per bambini
Scopriamo la meteorologia e glaciologia di montagna. Come i cambiamenti climatici incidono sull’evoluzione delle comunità alpine? Ghiacciai, precipitazioni nevose, alluvioni, ..
Nel cuore di Trento scopriamo il MUSE, il Museo delle Scienze naturali. Un importante investimento sulla cultura, un luogo aperto, per studiare le relazioni tra uomo e ambiente. Molte le attività per bambini
Sul comparto meridionale della catena alpina sono in corso fitte nevicate che, nel corso della nottata, hanno fatto registrare accumuli anche superiori ai 20/30 cm oltre i 1500 metri di altitudine. Una neve tanto attesa, per porre termine alla siccità dei versanti e per il proseguo della stagione turistica
Una serie di belle webcam della Valle d’Aosta, con scorci dei 4000 delle Alpi occidentali. Un bel modo per osservare montagne, località e piste da sci della Vallèe
Al Centro Saint-Bénin di Aosta (via Festaz 27), fino al 26 marzo sarà visitabile la mostra “Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella, Himalaya 1909â€.
Un’intensa perturbazione ha portato la prima nevicata autunnale sulle montagne delle Alpi. Dal Piemonte alla Val Gardena, le piste da sci sono imbiancate e le basse temperature permettono di produrre neve programmata. Sabato 3 dicembre si apre la stagione del grande sci
Sabato 12 novembre studiosi o anche solo semplici appassionati di montagna si confronteranno sul tema “Meteorologia, Alpinismo e Sport di montagna†a partire dalle 9.30, nella sala conferenze Olivero del Forte di Bard.
In Val Veny, un distacco di materiale stimato tra i 15 mila e i 35 mila metri cubi, localizzato in prossimità del Col Moore. Il materiale franato, staccatosi forse per le forti escursioni termiche, si è fermato alla base della parete rocciosa senza espandersi sul ghiacciaio
Il ghiacciaio di Sölden si ritira di anno in anno sotto il sole cocente del terzo millennio. Il Global Warming non risparmia i ghiacciai delle Alpi destinati a scomparire, secondo alcuni studiosi, per oltre i 2/3 della loro estensione entro il 2100
Le montagne delle Alpi, i paesi, i crinali e le vallate, dopo mesi di siccità e clima insolitamente mite, finalmente tornano a indossare “abiti” prettamente invernali. L’anno nuovo ha portato un po’ di normalità sull’arco alpino: la neve è tornata a ricoprire paesaggi non consoni al periodo, anche se le temperature continuano a essere piutosto miti. Solo nei prossimi giorni dovrebbero calare
La calda estate del 2015 ha fatto sentire i propri effetti anche in alta montagna. I risultati delle campagne glaciologiche condotte in Valle d’Aosta da Fondazione Montagna sicura, Arpa e Parco Nazionale Gran Paradiso, recentemente pubblicati, mostrano infatti che i ghiacciai hanno “sofferto il caldo”, riducendo notevolmente i propri volumi
L’estate appena trascorsa, come confermato da innumerevoli centri di rilevazione meteorologici e nivologici, tra i quali la Società Meteorologica Italiana (www.nimbus.it), è stata tra le più calde degli ultimi due secoli. L’inverno sta per cominciare e per ora il clima è secco, mite e senza neve. Ma come si evolverà?
Complice l’estate appena passata, che si è rivelata tra le più calde degli ultimi due secoli, tutti i ghiacciai del Gran Paradiso controllati sono fortemente arretrati. Le rilevazioni condotte dal Corpo di sorveglianza del Parco e dagli operatori del Comitato Glaciologico Italiano dimostrano un intenso regresso glaciale
La località di Silandro, in Val Venosta (BZ), nella giornata di lunedì 9 novembre ha sfiorato i + 24 °C, mentre per trovare lo zero termico, sulle Alpi, da ovest a est, occorreva salire sino a quote superiori ai 4000 metri, come in piena estate, durante le più intense ondate di caldo. Nell’immediato serve un ritorno alla normalità stagionale, ma sul lugno termine occorre che i governi del pianeta comincino a impegnarsi concretamente per contenere il surriscaldamento globale
Ogni anno, nel corso del mese di novembre, quando le temperature dovrebbero cominciare a scendere in modo deciso, a salire è l’attesa della neve. C’è chi la aspetta per puro diletto, chi per meri motivi paesaggistici e chi per lavoro. Il mese di novembre 2015 è particolarmente mite, una bella occasione per camminare, correre, fotografare e ammirare splendidi scenari alpini
La primavera si avvicina e in montagna, come di consueto, maturano le condizioni per le consuete estese nevicate di fine stagione, soprattutto alle quote superiori. Mentre scriviamo, sono segnalate precipitazioni diffuse sul comparto alpino centro-occidentale, con accumuli consistenti nel cuneese, in Val d’Ossola, Valle d’Aosta e nell’area di Madesimo. Le Alpi stanno regalando scenari di straordinaria bellezza
In queste ore, un'intensa perturbazione atlantica sta attraversando le Alpi, determinando intense nevicate soprattutto sul comparto centro-occidentale della catena montuosa. In Val d'Ossola si registrano abbondanti nevicate sin dalle medie quote dei 1000 metri di altitudine