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Domenica 23 luglio si è chiuso il Cervino International Film Festival, giunto quest’anno alla sua IX edizione. Dopo la premiazione dei vincitori, l’ultimo atto della rassegna dedicata alle pellicole in quota è stata la proiezione dei film “Yukon Jake” di Del Lord in collaborazione con il Museo della Montagna e “Tra i ghiacci e le nevi del Tonale” in collaborazione con MNC – Museo Nazionale del Cinema.



E a proposito di vincitori, tra gli oltre trenta film presentati al Film Festival, MNC – Museo Nazionale del Cinema, la giuria ha assegnto il premio per la categoria Gran Premi (2000 euro) a Conflict Tiger di Sasha Snow (Gran Bretagna 2005).

Il film tratta l’antico tema del conflitto per la sopravvivenza tra uomo e animale. Ma anche l’atrocità del dubbio di come la scomparsa dell’animale selvatico possa precedere ma solo di poco la scomparsa dell’uomo. Antichi equilibri ma ora fragilissimi della regione siberiana in relazione con i cambiamenti dell’ex mondo sovietico. Atmosfere, emotive tensioni e la moderata introduzione di parti sceneggiate, premiano con il riconoscimento della categoria Gran Premi il lavoro di Sasha Snow, regista di Conflict Tiger.



Il premio per la categoria Documentari (1500 euro) è andato a La Haute Route di Pierre-Antoine Hiroz (Svizzera 2005).

Può esserci sul territorio della sfida ai propri limiti una dimensione non necessariamente da record? Una dimensione, come dire, per comuni mortali? La risposta in un linguaggio quasi promozionale di una montagna meno inaccessibile sembrano fornirla le guide che rendono raggiungibile la piccola e pure grande impresa del gruppo di semplici appassionati che, senza nozioni di alpinismo, sono protagonisti di un riuscito esperimento di reality, decisamente lontano dai canoni spesso e purtroppo attuali della tv spazzatura. Sono questi i segni distintivi e innovativi di La Haute Route, documentario svizzero co-prodotto da Rai Vd’A.



Infine il premio Speciale della Giuria per il Miglior Film di Alpinismo Categoria documentari (500 euro offerti dal CAI) è stato assegnato a “L’abisso” di Alessandro Anderloni (Italia 2005).

L¹alpinismo, filosofia e esplorazione della verticalità. Altezza ma anche profondità. Il mondo rovesciato delle grotte, il suo misterioso spettacolo, le difficoltà probabilmente poco conosciute della discesa. Discesa che diventa viaggio viscerale in una storia che ha coinvolto generazioni di speleologi. Un viaggio nelle storie di limiti antichi e moderni e nel rinnovato interesse giovanile per la materia²



Chicca finale

A Valtournenche, alla Sala Congressi, il Cervino Film Festival ha chiuso con la replica di “La torre bianca di Ted Tetzlaff”, interpretato da Alida Valli e da Glenn Ford. Alla grande attrice recentemente scomparsa, il festival ha voluto dedicate questo omaggio per ricordarla con un film dove interpreta la parte di un’alpinista.





Info e contatti

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Cinema des Guides (durante il festival) 0166,949473

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