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Un autunno anomalo, con temperature di molto oltre le medie, sopratutto in quota, e senza precipitazioni si è riversato sui monti dell'arco alpino. Due mesi con piogge e nevicate risicate e con sbalzi termici tali da non consentire neppure l'utilizzo degli impianti di innevamento artificiale.

E ora fioccano le prime conseguenze. In primis sull'avvio della stagione turistica invernale che ancora oggi rappresenta una delle principali fonti di introito per numerose località montane, a sud e a nord delle Alpi. La data del 2 dicembre proporrà ben pochi impianti aperti – i classici dello sci estivo, Les 2 Alpes Alpes, Cervinia-Zermatt, Val Senales, Soelden e altri ghiacciai austriaci e alcune aree del Dolomiti SuperSki – e tutti attendono che qualcosa cambi, che si allontani questa bolla subtropicale e che giungano temperature consone al periodo con apporti precipitativi. Ricordiamo che proprio in autunno, alle quote superiori ai 2500-3000 metri si accumula buona parte della riserva nevosa che alimenta le masse glaciali alpine (la restante, storicamente, arriva in primavera).

Trema (ma purtroppo non per il freddo) anche la Coppa del Mondo di Sci Alpino e si registrano i primi forzati e dolorosi ritiri. Stiamo parlando di Sankt Moritz (CH) e Val d'Isere (FR), che non potranno ospitare le gare femminili in programma rispettivamente il 9-10 dicembre e il 16-17 dicembre.
In Alto Adige, e precisamente in Val Gardena e Alta Badia, mancano pochi giorni alle gare del circuito maschile (15-16-17-18 dicembre) e tutti guardano con lucidità e apprensione ai modelli meteo sfornati dai centri alpini di ora in ora.

Andiamo in Val Gardena, sulla  pista Saslong, per scoprire cosa sta accadendo, in questi ultimi giorni di preparativi.
"La pista di Coppa del Mondo" spiega il direttore di gara Rainer Senoner "nella sua parte superiore, dalla partenza alla stazione intermedia di Sochers, è ricoperta da un manto compatto di neve per il 40% della superficie. Dai Muri la copertura è del 60% e nello schuss finale intorno al  40%”.
Il direttore di pista, Horst Demetz, in collaborazione con la societá Saslong spa, ha avviato l’innevamento giá dal primo novembre. Ora, circa 60 cannoni sono in attesa di ripartire. Gli organizzatori, per continuare i lavori di preparazione in vista delle gare di Coppa del Mondo del 15 e 16 dicembre 2006, aspettano le annunciate fredde temperature.  In base ai bollettini meteorologici del Centro Valanghe di Arabba e del Dipartimento Idrografico della Provincia di Bolzano, a partire da sabato le temperature, infatti,  dovrebbero scendere. Un freddo deciso permette grosse produzioni di neve in poco tempo. Il controllo neve sará eseguito dall’ispettore incaricato dalla FIS, Sepp Messner, il prossimo martedì 5 dicembre. In quell’occasione si deciderá se sará possibile ospitare le gare.

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