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La regione del “Grande Escarton”, spesso chiamata “Repubblica degli Escartons”, di fatto non ha mai avuto un’autonomia politica, né è mai stata una repubblica, anche se i suoi abitanti godevano, fin dal medioevo, di diritti molto superiori a quelli delle provincie vicine. Nonostante questo la loro vita era più difficile che altrove. In effetti, da sempre, queste contrade frontaliere subirono l’invasione e il passaggio di truppe del Delfinato, Piemontesi, Francesi, Italiane e dei loro alleati Spagnoli o Austriaci, senza dimenticare le devastazioni delle guerre di religione. Inoltre il clima è sempre stato severo, il territorio aspro, le valanghe e le inondazioni frequenti, senza dimenticare gli incendi che distruggevano interi quartieri.

Sicuramente la realizzazione del tunnel ferroviario e la costruzione della diga di Rochemolles portarono del lavoro, ma richiamarono anche manodopera da altre regioni, inoltre gli anni seguenti videro l’esodo di molti abitanti verso le città industriali. La conseguenza fu la sparizione progressiva della lingua e quindi anche della cultura locale. Il tunnel autostradale non ha fatto che accelerare questo processo.
Nel corso dei secoli i nostri antenati del Delfinato sono stati via via amministrati da Francesi, Piemontesi e Italiani, ma oggi siamo tutti Europei, abitanti per la prima volta in un paese senza guerra e sempre più globalizzato. Non vogliamo però un’Europa che pensi solo al profitto. Vogliamo trasmettere un po’ di quella lingua e di quella cultura che i nostri avi hanno acquisito a caro prezzo e sviluppato ad onta delle guerre e della natura ingrata.

Qualche foto, degli antichi testi amministrativi e dei manoscritti di famiglia, potrà spiegare tutto questo meglio di qualsiasi discorso! Infine i numerosi riferimenti a libri, siti web, vi daranno ulteriori informazioni sul passato o sul presente di questo straordinario territorio.

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