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Massimiliano Montagna di Romagnano Sesia (NO) è il depositario di un’antica tradizione, la squadratura a mano del legname.
Massimiliano ha conosciuto una laureata in archeologia, Lucia Ferrari, che ha trattato per la sua tesi l’argomento “Coltivazione e sfruttamento del legname sul Monte Beigua”. Nell’elaborazione della tesi, Lucia ha cercato quei pochi artigiani che ancora utilizzano le tecniche di lavoro a mano; uno di questi è Giovanni Buscaglia, di Sassello (SV), che ancora oggi, a 80 anni, lavora con le scuri.
Appassionato di lavorazioni del legno, Massimiliano ha incontrato Giovanni divenendo così suo allievo e depositario della sua tradizione.

“Pensato il lavoro che si vuol fare” dice Massimiliano “si cercano nel bosco le piante idonee. Si procede all’abbattimento e all’esbosco e quindi si scorteccia il toppo. Dopo un breve periodo di essiccazione, si passa alla lavorazione vera e propria con la segnatura delle dimensioni finali e quindi l’esportazione della legname in eccesso; il lavoro viene effettuato con scuri da squadratura, oggi non più facili da trovare perché realizzate artigianalmente”.
 
“L’attrezzatura necessaria per eseguire il lavoro è ridotta” prosegue Massimiliano. “Bastano una motosega, tre scuri, metro e lignola per segnare il toppo. Per questo motivo risulta semplice spostarsi dove c’è disponibilità di legname o dove serve realizzare l’opera”.

Il prodotto finito si può utilizzare per travature a vista di tetti, travetti per porte e finestre, finiture di camini e per tutti quegli arredamenti che vengono valorizzati con il lavoro artigianale.

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