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Mentre il mondo calcistico riordina le idee e cerca di sistemare il gran guazzabuglio creato col caso Catania in serie B, molte squadre di serie A sono già da tempo al lavoro per la preparazione della prossima stagione. Sono cominciati (e in alcuni casi già finiti) i cosiddetti “ritiri” per le 18 squadre che prenderanno parte al campionato della massima serie stagione 2003-2004. Quasi tutti i club scelgono da anni la montagna: sarà l’aria buona, sarà che allenarsi in quota fa bene. Sta di fatto che una squadra come la Lazio, che ha iniziato il ritiro dal mare (Porto Cervo, prima di finire in Val di Fassa), nell’ultima amichevole giocata ha preso quattro pappine da una squadra messicana dal nome alquanto fantasioso; in questo caso, troppa poca montagna?

La montagna fa bene al calcio e viceversa (in senso turistico). Prendiamo la Val d’Aosta, ad esempio, che in questo periodo è presa d’assalto da squadre e tifosi di calcio: Juventus, Parma, Reggina, Atalanta, Ternana e i greci del Paok Salonicco sono i club che hanno scelto la piccola regione per la preparazione. Per la Juventus non si tratta certo di una novità, visto che è qui per il sesto anno consecutivo, precisamente a Chatillon, ed ogni anno non manca di offrire spettacolo mettendo sul terreno di gioco una squadra capace di divertire nel confronto con squadre dilettanti del luogo e che potremmo rivedere, assieme alla Reggina, il 10 agosto, alla fine della tournèe americana della squadra torinese. A proposito di Torino, la squadra granata si è preparata per tentare di risalire in serie A da Macugnaga, terra di Walser, lasciata pochi giorni fa con tanto di festa celebrativa. Anche il ritiro della Roma in quota è appena finito: di fatto l’unica squadra italiana in terra straniera, sulle Alpi austriache. Dal mare ligure alla montagna: a Moena quest’anno ci è finita la neo-promossa Sampdoria, impegnata in una serie di incontri d’allenamento fino al 3 agosto. Per quanto riguarda le milanesi: l’Internazionale abbandona la pianura Padana per ritirarsi a Riscone di Brunico (Bz) e trovare nuovi stimoli per un riscatto calcistico atteso da più di due lustri; il Milan, invece, sta a casa, a Milanello, in provincia di Varese. Bologna e Modena si prendono una pausa da tortellini e tagliatelle e finiscono rispettivamente a Dimaro (in provincia di Trento) e a Pieve di Cadore. Insomma, sono tante – non tutte – le squadre che scelgono località alpine per la propria preparazione atletica. Ci chiediamo però: gli arbitri? Beh, una cosa la sappiamo, Collina in montagna forse non ci va: l’ultimo avvistamento è stato in barca a vela…







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