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L’edizione ottava del Cervino International Film Festival si è chiusa domenica 24 luglio con la classica proiezione dei film premiati e alcune repliche. A portarsi a casa i premi più ambiti sono stati Francia e Australia: il Premio per il miglior lungometraggio è andato a “Le Dernier Trappeur” di Nicolas Vanier (2004), la storia di un cacciatore canadese che vive tra e con i suoi cani da slitta in un mondo che sta scomparendo; il concorso Gran Premi se lo è aggiudicato “Alone Across Australia” di Jon Muir e Ian Darling (Australia 2003), una pellicola che racconta del viaggio estremo fatto a piedi da Jon assieme alla sua cagnetta attraverso il continente australiano.



Il polacco “Whiteout – Wyprawa Poza Cien” di Wojtek Szumowki (2005) ha vinto il premio per il Miglior Documentario grazie alla storia di un giovane disabile che ha raggiunto il Polo Nord in una battaglia contro la natura e contro la debolezza dell’uomo.



Tra i cortometraggi vittoria per “Das Rad” di Chris Stenner, Heidi Wittlinger e Arvid Uibel (Germania 2002), delizioso film animato prodotto dalla Filmakademie del Baden-Württemberg.

Donne alpiniste: “Women of K2” di Jeff Rhoads (Usa 2003) – le donne che hanno sfidato il K2 – ah conquistato invece il Premio Speciale della Giuria offerto dal Cai per il miglior film di alpinismo.



Infine un altro film statunitense, “Thirst” di Alan Snitow e Deborah Kaufman (2004), che affronta il tema delle multinazionali lanciate nel settore della privatizzazione delle acque, si è aggiudicato il “Premio Documè” e una menzione speciale tra i Documentari in concorso.



Cervino Film Festival website







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