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Visita la FotogalleryL’estate si avvicina, e manifestazioni turistiche o feste popolari iniziano ad animare i paesi dell’entroterra e della montagna con frequenza quasi quotidiana. Domenica 29 maggio, ad Ormea è stata celebrata la sentitissima ricorrenza religiosa del Corpus Domini. Come da tradizione, le strade del centro storico e soprattutto Via Roma, che attraversa da un capo all’altro il simpatico borgo con la pianta a forma di cuore, sono stati addobbate con fronde fiorite. L’usanza prescriverebbe l’uso del bosso e del maggiociondolo, ma gli ormeaschi si sono concessi anche diverse e colorate “variazioni sul tema”, come testimonia, in parte, la piccola serie di immagini che abbiamo scattato sabato pomeriggio durante i preparativi.



Per ripulire a dovere Via Roma, lungo la quale si snoda il percorso della processione domenicale, si è ricorsi all’uso del “biale”, una caratteristica e intelligente invenzione di ingegneria idraulica. Sotto le strade della città corre una canalizzazione sotterranea, all’interno della quale vengono deviate le acque del torrente Armella: regolando questo sistema di chiuse e tombini, Via Roma viene trasformata in uno scrosciante corso d’acqua artificiale. Gli operai comunali, armati di stivali, spazzoloni e paratie mobili, hanno, quindi, buon gioco per rendere la città più linda che mai; la sezione concava delle strade e il gioco delle pendenze, naturalmente, sono studiati proprio per favorire il flusso del “biale”.



Sabato 11 e domenica 12 giugno Ormea sarà di nuovo in festa. Questa volta si tratta di una manifestazione turistica alla sua prima edizione. E’ stata battezzata “Terra di nessuno, terra di tutti” ed è una rassegna enogastronomica studiata sull’ormai classico modello degli eventi di Slow Food; non a caso tra gli organizzatori figura la Condotta dell’Alta Val Tanaro del movimento di Carlin Petrini. “Da sempre terra di confine, l’Alta Val Tanaro è il luogo ideale, geograficamente e per tradizione, per un incontro dell’enogastronomia ligure e piemontese”, spiegano i promotori.



Il programma di Sabato 11 prevede l’inaugurazione della manifestazione (sede della “Società Operaia 1889”, ore 17.00), un aperitivo con vini liguri e piemontesi (ore 19.00) e, alle 20.30, le cene a tema in nove ristoranti del centro e delle frazioni, con presentazioni dei vini da parte dei produttori.



Domenica 12 (dalle 16.00 alle 24.00) verrà allestito il percorso gastronomico lungo le strade della città: le piazze e le corti del borgo ospiteranno una serie di postazioni dove sarà possibile, con un unico biglietto, degustare tredici vini liguri e piemontesi diversi, abbinati ad altrettanti piatti rappresentativi delle cucine dei due versanti delle Alpi Liguri.



Per incuriosire i lettori, possiamo citare, in ordine sparso, alcune specialità, come il brasato all’Ormeasco, i “toultei”, la panizza di ceci, la terrina di trota affumicata, i formaggi locali e, naturalmente, la polenta saracena. I vini vanno dai piemontesi Barolo, Barbera e Arneis ai liguri Vermentino, Pigato e Ormeasco. Non ci rimane, quindi, che segnalare il numero telefonico al quale si possono richiedere ulteriori informazioni e prenotare il proprio carnet di biglietti per le degustazioni. Telefono: 0174 392248.



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