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Si apre sabato 29 ottobre al Museo nazionale della Montagna di Torino (piazzale Monte dei Cappuccini 7) la mostra “Piero Ghiglione, giornalista dell’avventura”, curata da Danilo Fullin e Roberto Serafin con il coordinamento di Veronica Lisino.

Piero Ghiglione è una figura a dir poco leggendaria dell’alpinismo e dello scialpinismo del Novecento. Nato a Borgomanero nel 1883, laureatosi in ingegneria a Zurigo, parlava correntemente cinque lingue oltre a numerosi dialetti locali. Il debutto su una montagna extraeuropea avviene per scommessa nel 1913, quando s’impegna a scalare il Kasbek, vetta del Caucaso di oltre 5000 metri, partendo da e tornando a Berlino in venti giorni. E all’epoca per arrivare ai piedi del Caucaso ci volevano dai quattro ai cinque giorni di viaggio!

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Sulle Alpi, in cordata con Renato Chabod e Gabriele Boccalatte nel 1930 effettua la prima ascensione del Couloir du Diable al Mont Blanc du Tacul e qualche anno dopo è tra i promotori del trofeo Mezzalama. Soprattutto è stato tra i protagonisti dell’alpinismo extraeuropeo del secolo scorso. Ha scalato montagne ovunque in oltre settanta spedizioni, dall’Albania alla Lapponia, dal Giappone al Sudafrica, dalle Ande all’Himalaya, fino alle Hawaii e al Borneo inviando articoli e reportage fotografici alla Gazzetta del Popolo e al Corriere della Sera, giornali di cui era divenuto corrispondente, dopo aver lasciato la professione di ingegnere.

La mostra propone un’articolata esposizione delle collezioni di fotografie, stampe, attrezzatura alpinistica, libri e documenti, donate al Museo della montagna dallo stesso Ghiglione nel 1942. Oltre alle fotografie ci sono numerose stampe originali, pubblicate sui libri di viaggio da lui scritti, che riproducono cime innevate, paesaggi sconfinati, pareti rocciose, vita da campo e popolazioni locali. Ci sono i materiali utilizzati in spedizione o nei viaggi intorno al mondo, tra i quali gli sci corti da lui inventati, con cui nel 1934 stabilisce un record assoluto salendo il Baltoro Kangri di 7.260 metri e raggiungendo la quota mai toccata prima di 7.000 metri con gli sci.

Tra i documenti esibiti c’è la copia del testamento olografico con lui lascia alla sezione di Torino del Club Alpino Italiano la somma di venti milioni di lire per la costruzione di un bivacco sul Monte Bianco, poi posizionato al Col du Trident. infine ci sono i suoi libri, tra i quali A zonzo per il mondo, Le mie scalate nei cinque continenti, Dalle Ande all’Himalaya e Dall’Artico all’Antartico.

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Piero Ghiglione è scomparso il 10 ottobre 1960, vittima di un incidente stradale mentre era atteso al Film festival di Trento, reduce dall’ultima spedizione in Groenlandia.

Per l’occasione il museo inaugura una nuova esperienza editoriale proponendo un giornale di mostra, nel formato del piccolo quotidiano, offerto gratuitamente ai visitatori.

La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2017 dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.

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Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”
Piazzale Monte dei Cappuccini, 7 – 10131 Torino – Italia
Tel ++390116.604.104 – Fax ++390116.604.622
stampa.pr@museomontagna.org
www.museomontagna.org

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