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Alla casermetta dell’Espace Mont Blanc, al Col de la Seigne, venerdì 21 luglio è stata inaugurata la postazione di telemedicina, parte del progetto “e-Rés@mont”. L’assessore alla sanità della Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, e quello al turismo, Claudio Restano, intervenuti all’inaugurazione, hanno definito il progetto come un’eccellenza nell’ambito della medicina di montagna, portatore di innovazione e miglioramenti nella gestione anche della medicina territoriale e hanno evidenziato come sia possibile coniugare sanità e turismo nella Regione.

La Casermetta, antica postazione militare, completamente ristrutturata nel 2008, è sita a 2.365 m nell’alta Val Veny (Courmayeur). Oggi è sia un centro d’informazione e sensibilizzazione ambientale dell’Espace Mont-Blanc, gestito da Fondazione Montagna Sicura su incarico dell’Assessorato territorio e ambiente della Regione autonoma Valle d’Aosta, sia un centro di supporto a servizio del Corpo forestale valdostano. Posta su un passaggio obbligato del frequentato Giro del Monte Bianco, la Casermetta conta circa 8.000 passaggi per stagione di apertura. Quest’anno sono già state registrate circa 4.000 visite, soprattutto di escursionisti stranieri, molti giapponesi e coreani. In questa sede la Fondazione Montagna sicura gestisce il servizio di telemedicina con l’ausilio di un’infermiera e la possibilità di trasmissione dei dati medici al centro di riferimento, nell’ospedale di Aosta.

Le postazioni di telemedicina di “e-Rés-@mont” sono operative oltre che nella Casermetta dell’Espace Mont-Blanc, al rifugio Torino, al rifugio Arbolle, al rifugio Città di Mantova e nel presidio sanitario dell’Azienda Usl VdA di Cogne. Come ha spiegato Guido Giardini, responsabile dell’ambulatorio di medicina e neurologia di montagna dell’Ausl Valle d’Aosta, il progetto coinvolge sei medici e cinque infermieri. Nelle cinque postazioni di telemedicina, da metà luglio fino a metà settembre, per alcuni giorni alla settimana saranno presenti gli operatori sanitari formati nei mesi scorsi nella sede di Fondazione Montagna Sicura. Come è stato mostrato alla Casermetta i dati dell’utente, oltre a immagini e/o video (ricavati anche con ecografo portatile di dimensioni tascabili), vengono inviati alla postazione centralizzata dell’ospedale di Aosta, tramite un software studiato per la loro protezione, essendo dati sensibili. Ad Aosta viene elaborato un punteggio di gravità per le cure da prestare, dall’evacuazione immediata con elicottero al nulla se lo score fosse zero.

Il programma “e-Rés-@mont” è parte del programma Interreg Alcotra Valle d’Aosta – Francia. Ne è capofila l’Ausl Valle d’Aosta, con partner la Fondazione Montagna Sicura, il Cnr di Pisa, e Ifremmont di Chamonix. Oltre allo sviluppo di servizi di medicina innovativi e di prossimità, basati sulle tecnologie della telemedicina e del teleconsulto, e rivolti a residenti, turisti e professionisti della montagna, “e-Rés-@mont” si propone anche di realizzare un’App che permetta l’accesso a un contenuto informativo sul male acuto di montagna e a questionari per l’auto-valutazione del proprio stato di salute, con informazioni sui numeri da contattare in caso di emergenza. Tra le attività progettuali dei prossimi mesi c’è inoltre uno studio epidemiologico dei disturbi legati all’alta quota, valutando lo stile di vita e fattori di rischio individuali in soggetti che frequentano la montagna a vario titolo, per motivi professionali o amatoriali. All’interno del programma sono previsti anche altri studi: uno per valutare un nuovo trattamento dei congelamenti, un’altro sulla risposta all’alta quota di soggetti con patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, e un’indagine genetica sulle conseguenze di livelli prolungati di stress e mancanza di sonno in atleti coinvolti in lunghe competizioni in quota. Nello sviluppo del progetto sono previste anche attività di promozione, divulgazione e formazione rivolte sia ai professionisti della montagna sia al grande pubblico.

Lorenza Pratali, fisiologa CNR Pisa, Guido Giardini, responsabile ambulatorio di medicina e neurologia di montagna Ausl Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, assessore Sanita Valle d’Aosta, Claudio Restano, assessore Turismo Valle d’Aosta, Gian Luca Tripodi, presidente Fondazione Montagna sicura, Jean Pierre Fosson, direttore Fondazione Montagna sicura.

Lorenza Pratali, fisiologa CNR Pisa, Guido Giardini, responsabile ambulatorio di medicina e neurologia di montagna Ausl Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, assessore Sanita Valle d’Aosta, Claudio Restano, assessore Turismo Valle d’Aosta, Gian Luca Tripodi, presidente Fondazione Montagna sicura, Jean Pierre Fosson, direttore Fondazione Montagna sicura.

La postazione di telemedicina presentata in Val Veny è quindi un atout non solo della Regione Valle d’Aosta e dell’intero comprensorio, ma anche della medicina di montagna in genere, visto che oltre alle strutture dell’Ausl Valle d’Aosta sono stati coinvolti anche l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, che dal 2008 si occupa di medicina di montagna, e dell’Istituto di tecnologia informatica, sempre del Cnr di Pisa, per la messa a punto del software di trasmissione dati e la messa a disposizione del server dedicato.

Come ha sottolineato Igor Rubbo, direttore sanitario dell’Ausl Valle d’Aosta, questo progetto di telemedicina dimostra come la sanità possa arrivare ovunque ed essere un esempio per il territorio di montagna.

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