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Sa un po’ di provocazione, ma il Comitato spontaneo nato nelle valli Orco e Soana intende fare sul serio: chiedere l’annessione alla vicina Valle d’Aosta. Non sarebbe una novità assoluta, nel senso che l’Alto Canavese ha gia fatto parte in passato, seppur per un breve periodo a cavallo degli anni Trenta e Quaranta dell’allora Provincia di Aosta.

Il Comitato, nato poco più di una settimana fa, ha già raccolto moltissime adesioni ed intende promuovere un referendum popolare per decidere se rimanere o meno in Piemonte, sulla falsa riga di quanto ha fatto il comune di Lamon, in Veneto, dove la maggioranza della popolazione (il 93% dei 2500 votanti sui 4000 aventi diritto) ha votato per far parte integrante della Regione Trentino Alto Adige.



In questo caso, però, è diverso, perché si tratta non solo di un comune, ma di due valli che comprendono numerose realtà locali: Ceresole Reale, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese e Valprato Soana e il Comitato non preclude la possibilità di un’estensione anche ad altre comunità.

I Sindaci della zona, per ora, non si sbilanciano più di tanto e, pur con tutti i distinguo e le precisazioni del caso, non sembrano chiudere a priori la porta.



Possibilità di riuscita? Difficile dirlo, l’unica cosa certa è il percorso: lungo. Anche se tutte le amministrazioni comunali interessate dessero il consenso (in caso contrario sarebbe necessaria una raccolta firme) e la consultazione popolare fosse positiva, bisognerebbe ancora aspettare il parere della Corte di Cassazione, necessario per trasmettere il referendum ad un’apposita commissione parlamentare.



E, infine, l’eventuale annessione sarebbe sancita da una legge statale, sentiti anche i pareri delle due regioni chiamate in causa. E proprio dalle due regioni (Piemonte e Valle d’Aosta) giungono le prime prese di posizione che non lasciano molto spazio all’ottimismo, così come dal Parco Nazionale del Gran Paradiso, altro attore importante nel territorio.



Intanto, l’iniziativa sta dando i primi frutti: si torna a parlare, e questo non può che essere positivo, di comunità che negli ultimi decenni hanno sentito più di altre la crisi demografica ed economica ed il cui rilancio turistico appare ancora sottodimensionato rispetto alle reali potenzialità.

Nella foto: La Rosa dei Banchi, spartiacque naturale fra Campiglia Soana e Champorcher







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