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Il progetto transalpino di monitoraggio del permafrost è giunto a conclusione. La conferenza finale di PermaNET (Permafrost Long-term Monitoring Network), si è tenuta dal 28 al 29 giugno 2011 nel Centro Congressi Le Majestic di Chamonix. Nei due giorni successivi si sono svolte visite ai siti di monitoraggio sul Monte Bianco e a Les deux Alpes

Dopo tre anni di lavoro le Regioni e le istituzioni dell’arco alpino che hanno preso parte attiva al progetto PermaNET, volto a migliorare ed omogeneizzare la conoscenza dello stato attuale del permafrost nell’arco alpino, hanno presentato a Chamonix i principali risultati ottenuti. Tra questi la rete di monitoraggio del permafrost, la mappa di localizzazione, il database con le attuali evidenze di presenza di permafrost sulle regioni delle Alpi e infine indicazioni per la considerazione di questo aspetto nelle politiche di gestione dei rischi naturali e delle risorse idriche.

Sul territorio valdostano la raccolta dati e le analisi, con specifiche attività di monitoraggio su siti di alta montagna nella zona del Cervino e nella zona del Monte Bianco, hanno inoltre permesso la realizzazione del catasto dei rock glaciers (ammasso roccioso somigliante a un piccolo ghiacciaio per forma e dinamica, caratteristico dell’ambiente periglaciale e dell’ambiente in cui c’è permafrost) della Valle d’Aosta (https://catastoghiacciai.regione.vda.it/Ghiacciai/MainGhiacciai.html). Nel corso del convegno, è stato presentato il video documentario del progetto, curato dalla Fondazione Montagna Sicura, che illustra le attività realizzate. Il progetto è stato finanziato con fondi comunitari nell’ambito del Programma di Cooperazione territoriale europea transnazionale “Spazio Alpino” ed ha visto la collaborazione, attraverso uno scambio di competenze, di Austria, Francia, Germania, Italia e Svizzera.

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