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Per l'intera giornata di irei, lunedì 9 febbraio, cinque spalatori con pale e anche una fresa hanno operato sul tetto della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Aprica per liberarlo dal peso della neve. E pare che ne avranno anche per domani.

Un metro e quaranta centimetri – grosso modo quello che si misura ovunque nella zona del valico – lo spessore del manto bianco a strati pesanti, depositati in due mesi e mezzo di nevicate e anche d'un po' di pioggia.

L'intervento, disposto dal parroco Don Augusto Azzalini, si è reso necessario dopo che alcuni frammenti di soffitto erano caduti sia nel portico d'ingresso, sia all'interno della chiesa stessa causa la leggera flessione di alcune capriate.

Pur essendo la chiesa e la stessa copertura in discreto stato per merito delle manutenzioni, va ricordato che il tempio è antichissimo, risalente addiritura al XIII sec., ricostruito su uno addirittura del VI sec. (notizie più approfondite su www.apricaonline.com > servizi > arte e cultura).

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