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La Convenzione delle Alpi entrò in vigore nel marzo del 1995, evento storico per le comunità e gli ambienti della catena alpina che verrà probabilmente ricordato come uno dei capisaldi dello sviluppo sostenibile nelle regioni di montagna. Ma un’altra data dovrà essere segnata sui taccuini della presente generazione e di quelle a venire. Nel prossimo mese di maggio, a Kiev, in occasione della Conferenza paneuropea dei Ministri dell’Ambiente, verrà infatti sottoscritta la Convenzione per la Protezione dei Carpazi. Sette Stati della regione – Serbia e Montenegro, Polonia, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Ucraina – si apprestano così a seguire la via tracciata dalla Convenzione delle Alpi. La proposta di un accordo tra i paesi carpatici per la stesura, sottoscrizione e ratifica di un documento protocollare rivolto alla tutela ed allo sviluppo sostenibile della catena montuosa dei Carpazi, fu lanciata nell’estate del 2001 da Polonia e Ucraina. La preparazione di tale Convenzione è stata curata, nel corso di questi anni, dall’UNEP/ROE vale a dire al Programma Ambiente delle NAzioni Unite ed all’Ufficio per le Politiche Regionali dell’Unione Europea.

“Lo sviluppo della Convenzione dei Carpazi” rende noto Alpmedia.net in un comunicato ” segue l’esempio della Convenzione delle Alpi, tenendo conto delle diverse condizioni sociali ed economiche che caratterizzano l’area, dal momento che, invece del debordante turismo e traffico dei paesi alpini, nei Carpazi i problemi principali per un utilizzo sostenibile delle risorse sono la povertà e la disoccupazione”.

Questa regione montuosa, nel corso dei passati decenni, non ha vissuto l’espansione di un turismo massificato ad elevato impatto, e non è soffocata da mastodontiche vie di transito, affollate ed inquinanti, e può quindi puntare su uno sviluppo sostenibile nel quadro di un’economia di mercato in via di formazione.

“Oltre alla pianificazione territoriale transfrontaliera, alla cooperazione per la salvaguardia della qualità dell’acqua e dell’aria, allo sviluppo di un’agricoltura e di una selvicoltura sostenibili, ad una politica dei trasporti sostenibile ecc., ” prosegue Alpmedia ” la Convenzione intende anche contribuire alla creazione di una rete di aree protette estesa a tutti i Carpazi”. Queste tipologie di obiettivi saranno organizzate in famiglie tematiche, analogamente a quanto fatto per la Convenzione delle Alpi e si avvarranno di un serie di protocolli d’intesa, veri e propri documenti programmatici ed attuativi, destinati a divenire il cuore dell’ accordo tra i paesi carpatici.

Per la Convenzione si prevede inoltre di attivare una segreteria permanente, che sarà seguita dalla sede europea del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) di Ginevra/CH.



Per leggere il testo della Convenzione quadro (solo in inglese):entra in Alpmedia.net





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