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Il più grande comprensorio sciistico dell’Austria. I responsabili turistici della regione di Pinzgau, in Austria, stanno lavorando ad un progetto davvero grande che vorrebbe collegare le zone sciistiche di Saalbach-Hinterglemm / Leogang e Zell am See attraverso nuovi impianti di risalita e nuove piste in modo da realizzare il più grande comprensorio sciistico continuo dell’Austria. Entro quest’anno – l’anno prossimo al più tardi – si concluderà la verifica delle condizioni quadro. A tale scopo si dovrebbe attendere solo la modifica delle direttive per lo sfruttamento sciistico da parte del Land. Sarà poi necessaria una valutazione d’impatto ambientale, la cui durata viene stimata in tre anni. Con quasi 30 mila posti letto e circa quattro milioni di pernottamenti all’anno, la nuova “Europa Sportregion” dovrebbe essere una delle più grandi destinazioni turistiche delle Alpi. Fin da ora le due regioni hanno iniziato una cooperazione a livello di marketing, con circa 390 hotel ed oltre 29mila posti letto pubblicizzati sotto un’unica denominazione: “Europa Sportregion”.



Aumenta il trasporto merci sulle Alpi. Il trasporto merci è in aumento. Vorticoso. L’ufficio federale svizzero dello sviluppo territoriale ha da poco pubblicato uno studio secondo cui nei prossimi 30 anni il trasporto merci in Svizzera continuerà ad aumentare ed in modo più che proporzionale (almeno del 46%). Lato buono del peggio, il trasporto merci su rotaia aumenterà più rapidamente di quello su strada. così diminuiranno le emissioni inquinanti del traffico stradale, sebbene più lentamente del previsto. Per restare in tema, il 2 ottobre sarà giornata che avrà come tema “Il transito dei camion attraverso l’Europa: chi paga il conto?”, che prende il via dall’Iniziativa Europea dei Trasporti (ITE). I membri dell’ITE organizzeranno in questa data azioni simboliche nelle Alpi (Italia, Francia, Austria e Svizzera), tra cui un concerto e una discussione sul tema del traffico a Villargondran (F). Ambizioso obiettivo è di far addebitare al traffico di transito tutti i costi da esso provocati, come ad esempio quelli ambientali e per le infrastrutture.



Una tassa sui trasporti pesanti anche in Francia? Tassa sui trasporti, Francia, ambiente. Il 25 settembre a Parigi si svolgerà un seminario sul tema “Costi di trasporto esterni – verso una tassa sui trasporti pesanti in Francia?”, organizzato dall’associazione ambientalista federativa “France Nature Environnement”. Un rappresentante del Ministero francese per i trasporti e l’edilizia e uno dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale della Svizzera presenteranno le rispettive – e contrastanti – opinioni sul tema. Nel pomeriggio verranno accolte le opinioni dei partecipanti al seminario, e seguirà uno scambio di esperienze e discussioni tra i relatori e i presenti. I risultati del seminario vogliono stimolare una discussione pubblica sull’introduzione in Francia di una tassa sui trasporti pesanti commisurata alle prestazioni e sul ruolo del Paese in relazione al tema all’interno dell’Unione Europea.



Svizzera: nuova vita alle aree dimesse. Il suolo delle Alpi è una risorsa preziosa, ma scarsa. Ciononostante in Svizzera il processo di espan-sione urbanistica disordinata e diffusa prosegue con l’edificazione di sempre nuove aree commerciali. Nello stesso tempo, in seguito al processo di deindustrializzazione, in Svizzera sono disponibili 17 milioni di chilometri quadrati di aree industriali inutilizzate. O almeno questi sono i dati che emergono da uno studio pubblicato dagli Uffici federale dello sviluppo territoriale e per l’ambiente, la foresta e il paesaggio, e che intende proporre soluzioni possibili per il riutilizzo di aree industriali dismesse. La metà delle aree abbandonate considerate si trova nelle zone centrali o nelle periferie di grandi centri, e dispone quindi di una dotazione di infrastrutture ottimale. Lo studio analizza la dimensione e la posizione dell’area industriale dismessa all’interno degli insediamenti. Quindi fornisce dati sull’inquinamento del suolo e presenta stime sugli oneri necessari per interventi di bonifica. La rivitalizzazione delle aree abbandonate costituirebbe un passo importante per ridurre la forte espansione degli insediamenti e conservare così gli ambienti inutilizzati rimasti come spazi vitali, naturali e ricreativi.

fonte: www.alpmedia.it







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