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Sottoscritta la Convenzione dei Carpazi

primo passo per la Covenzione dei CarpaziCome annunciato alcuni mesi or sono, la Conferenza dei Ministri dell’ambiente di Kiev, svoltasi a fine maggio, avrebbe portato sette Stati della regione carpatica – Serbia e Montenegro, Polonia, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Ucraina – alla sottoscrizione di una Convenzione. Così è stato: la Convenzione dei Carpazi è stata sottoscritta. Gli obiettivi di questa iniziativa, di ampio respiro temporale e territoriale, sono la protezione e lo sviluppo sostenibile della catena montuosa dei Carpazi. Il trattato, che si ispira all’esperienza della Convenzione alpina e segue i dettami del Programma ambientale delle Nazioni Unite UNEP, vuole coniugare la protezione dell’ambiente naturale con la promozione di un turismo sostenibile e il rilancio economico.



Transito alpino per mare?

e se anche le mucche prendessero la via del mare?Si fa di scottante attualità, in Francia, il tema dei trasporti attraverso i valichi alpini. In particolare il Governo di Parigi, denunciando una carenza di fondi da destinare alla realizzazione delle infrastrutture previste, tra cui figura la già avviata linea ferroviaria Torino-Lione, cerca nuove vie da percorrere, per far scorrere un ingorgo di merci “alpine” in costante aumento. Si cerca in sostanza un equilibrio modale, perseguibile attraverso una serie di azioni. Da una parte si vorrebbe introdurre una tassa sui veicoli pesanti, sul modello di Svizzera e Germania. Dall’altra si andrebbe ad incentivare il trasporto merci per vie di navigazione, con particolare riferimento agli scambi tra Italia e Francia. In questo contesto, l’estate scorsa è stata costituita da armatori francesi e italiani la Società delle autostrade del mare (Société des Autoroutes Maritimes du Sud). Lo stato francese non si è ancora espresso in merito alla concessione di un aiuto statale per promuovere l’avviamento dell’iniziativa, che potrebbe in breve tempo e a costi ridotti assorbire almeno il 3% delle merci in transito tra Italia e Francia.

More: www.assemblee-nat.fr



Protezione del lupo in Svizzera e in Francia

pecore e lupi, tra mito e realtàIl Consiglio nazionale elvetico ha respinto una richiesta che, in opposizione alla Convenzione di Berna, voleva cancellare il lupo dall’elenco delle specie protette. Nello stesso tempo il Consiglio federale è stato invitato a modificare il proprio programma per il lupo, al fine di garantire la sopravvivenza dell’allevamento di pecore tradizionale nelle regioni di montagna. Si richiede tra l’altro di sfruttare tutto il margine di manovra concesso dalla Convenzione di Berna per quanto concerne la gestione del lupo.

Anche in Francia l’odiato e amato canide fa parlare di sè. La Commissione parlamentare d’inchiesta ha presentato ai Ministeri dell’ambiente e dell’agricoltura un approfondito rapporto sulla presenza del lupo e sulla pratica della pastorizia nelle aree montane.

Sussiste piena consapevolezza in merito all’importanza della pastorizia per il mantenimento del paesaggio culturale, ma questa priorità non può prescindere dagli impegni internazionali per la protezione della fauna selvatica e della biodiversità.

more: www.umwelt-schweiz.ch



Ancora posti liberi per l’Accademia 2003

la Cipra ti aspetta!La Commissione Internazione per la Protezione delle Alpi – Cipra – ricorda che sono ancora disponibili alcuni posti per la prossima Accademia estiva. In un corso base di tre settimane, che si svolgerà dall’11 al 29 agosto in Liechtenstein, si presenterà agli/alle interessati/e un quadro completo e variegato del territorio alpino, delle sue problematiche e delle sue opportunità. Gli approfondimenti tematici spaziano dalla geografia alla cultura, dalla gestione del territorio al turismo, dall’energia ai trasporti, dalla fauna selvatica ai cambiamenti climatici e alla politica europea. Come ogni anno, nell’ambito dell’Accademia, è previsto un seminario di approfondimento di tre giorni aperto a tutti, dedicato al tema “Biodiversità, agricoltura e silvicoltura”. Le lingue del corso sono tedesco e francese con servizio di traduzione simultanea, anche l’italiano per il seminario di approfondimento.

Iscrizioni al più presto all’indirizzo www.cipra.org





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