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Altri amici, dopo Mondinelli, Merelli & Co, sono al gate 6 per la partenza verso l’Himalaya. Destinazione Dhaulagiri (8167 mt) e Annapurna (8091 mt.).



Sembra che in questo inizio di stagione alpinistica himalayana, l’ottomila più gettonato sia proprio la Dea dell’Abbondanza (Annapurna).

Gli amici che partono sono l’amico tarvisiano Luca Vuerich, Nives Meroi e suo marito Romano Benet, supportati da Mario Cedolin, dal forte arrampicatore e scrittore napoletano Erri De Luca e dalla Guida Alpina slovena Klemen Gricar. Ci saranno poi altri alpinisti che si aggiungeranno al piano concatenato Dhaulagiri/Annapurna; più nel dettaglio il tedesco Peter Guggemos e l’austriaco Christan Stangl, lo spagnolo Inaki Ochoa e l’equadoregno Ivan Vallejo.

Durante lo scalo a Doha, Luca & Co. troveranno ad attenderli anche lo statunitense Ed Vierstus.



Il programma che i sette – accompagnati da Manuel Lugli – hanno redatto è ambizioso ma la grande esperienza e capacità che ne fa alpinisti con la A maiuscola darà loro un grande e determinante supporto per un esito finale positivo.

Nives Meroi e Romano Benet non hanno certo bisogno di presentazioni avendo al loro attivo salite di grande difficoltà e ben sette ottomila ciascuno.

Anche per quanto riguarda Luca Vuerich, credo che le presentazioni siano fuori luogo, ma per chi ancora non lo conoscesse voglio raccontarvi in queste righe quanto d’importante ha già fatto nei suoi 29 anni.



Ho conosciuto Luca a cena in compagnia degli amici Lilliana e Paolo al ristorante Halte Hutte di Tarvisio. La cena è stata di quelle indimenticabili, lo chef Roberto al tavolo per raccontarci degli improvvisi bliz nel suo locale del mitico Kurt Diemberger, e la pista da sci, là fuori, completamente illuminata ed animata sino alle ore 23.

Con Luca abbiamo parlato della spedizione al K2 da Nord alla quale ha partecipato, per intenderci quella organizzata da Agostino Da Polenza, ricordato Massimo Farina che proprio in quei giorni ci aveva lasciato travolto da una cascata di ghiaccio, trattato i programmi futuri e discusso di fotografia, della quale, oltre ad essere grande appassionato, è un grande esperto. Luca è un alpinista completo, uno di quelli che tutti vorrebbero avere legato all’atro capo della corda, forte in falesia, sulle vie lunghe ma anche sul ghiaccio.



Di seguito voglio infatti elencarvi alcuni goals di Luca Vuerich, almeno i più significativi.

Tra gli ottomila Broad Peak, Lhotse e Gasherbrum I e II; tra le salite una per tutte la “Costantini-Apollonio” sulla Tofana di Rozes e la ripetizione di “Furggen Grad” (diff. TD) 1200 mt. sul Cervino in 7 ore; in dry tooling ha al suo attivo aperture e ripetizioni di itinerari con difficoltà fino a M9, ma il top penso sia rappresentato dal Couloir dei Sogni (Sanjski Ozebnik) con difficoltà VI/5+ su ghiaccio e V+/A0 su roccia, incastonato nella parete nord del Tricorno, considerata la più difficile via delle Alpi Giulie. Luca ha salito questa verticale di 1200 mt., che mediamente richiede due o tre giorni, in compagnia di Romano Benet, ma ciò che ci lascia impressionati e che la coppia ha risolto il caso in circa diciotto ore!



Ma torniamo all’attualità. Il primo Ottomila che il gruppo affronterà sarà il Dhaulagiri, la montagna verrà presa in esame dopo un trekking d’avvicinamento studiato da Manuel Lugli che partirà da Pokhara, con una durata di circa otto giorni. L’affaire Dhaulagiri dovrebbe essere archiviato, secondo i calcoli, entro il quindici maggio dopo di che il gruppo si trasferirà con uno spostamento in elicottero al campo base della Dea dell’Abbondanza, l’Annapurna. La via presa in considerazione sarà quella “dei francesi” sulla parete Nord.



In attesa di potervi aggiornare in merito al Dhaulagiri, vi propongo alcune foto di Luca Vuerich e dei suoi amici Nives e Romano.





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