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Quello che segue è il primo di una serie di tre brevi racconti, scritti da Sandro Columbaro. Un viaggio fantastico in compagnia della fiamma olimpica, per conoscere le origini, i segreti e la storia dei più affascinanti giochi del pianeta.



Avevo dato l’anima per aiutare ad organizzare al meglio le Olimpiadi antiche di Atene, e mi dispiacque molto quando, con il succedersi delle edizioni, ci accorgemmo che alcuni degli atleti che partecipavano alle competizioni compravano la vittoria in cambio di monete d’oro.

Fui io stesso in gran segreto a indagare. Una volta m’intrufolai, senza essere visto, negli spogliatoi e vidi due atleti che si mettevano d’accordo su chi dovesse essere il vincitore.



– Le monete – disse uno dei due – le riceverai dal mio allenatore dopo che mi avrai lasciato vincere.

Non volevo credere a ciò che avevo sentito, che scandalo! Non potevo certo permettere, dopo che tanto mi ero battuto perché le Olimpiadi fossero un esempio d’amicizia e d’onestà, casi di corruzione. Decisi così, insieme agli organizzatori, di interromperle. Era l’anno 393 d.C..

Non sapendo più che fare, dopo oltre mille anni di duro lavoro, incominciai a girare un po’ per il mondo, e fu proprio durante alcuni di questi viaggi, che incominciai a soggiornare sempre più spesso nella terra chiamata oggi Norvegia. Quando il 25 novembre del 1892, durante una conferenza pubblica, il barone Pierre de Coubertin dichiarò che era arrivato il momento di riproporre le Olimpiadi, fui colto di sorpresa ma non potevo che esserne felice.



“E’ molto bello” pensai, “che qualcuno voglia far rivivere lo spirito di fratellanza e amicizia delle Olimpiadi d’Atene organizzando, dopo così tanto tempo, una nuova edizione”. Alcuni miei amici che vivevano in montagna, appena diedi loro la bellissima notizia, mi chiesero di organizzare anche le Olimpiadi invernali.

РPerch̩ non fate disputare anche delle gare di sci, di bob e di pattinaggio? Tu che conosci bene il barone prova a convincerlo.

– Non posso, già riorganizzare le Olimpiadi ad Atene non sarà facile, de Coubertin dovrà convincere anche i dubbiosi che non vogliono questi Giochi. Gli sport della neve e del ghiaccio sono appena nati e si praticano da molti anni solo in Scandinavia. E’ ancora presto, ma appena sarà il momento proverò a chiederglielo.

IL TRENINO DEL BERNINA BANNER 600


A cura di Sandro Columbaro

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