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Un altro inverno è trascorso sulle Alpi e ora cominceranno a circolare dati e statistiche inerenti l’andamento della stagione. Il segno + o il segno – entreranno nelle parole degli operatori e, nelle diverse regioni alpine, si stileranno una serie di bilanci finali. Ma al di là dei numeri, con i quali occorre sempre fare i conti, indubbiamente qualcosa sta cambiando.

Un mutamento radicale lo possiamo rilevare nelle diverse modalità di frequentazione della montagna alpina. Molte persone vanno in quota per trovare pace e ricercare valori, senza pensare allo sci, agli sport, all’outdoor, ma semplicemente per immergersi nel mondo montano, fatto di tradizioni, sapori, storia, paesaggi. E così si ampliano le vacanze nei masi e nei piccoli borghi alpini, lontani dalla mondanità delle localita cosiddette top, luoghi in cui entrare in contatto con un mondo puro e integro, in cui trovare, e vivere, un universo valoriale ormai dimenticato.

Sulla neve in famiglia - foto valgardena.it
Sulla neve in famiglia – foto valgardena.it

Altre persone si recano in montagna per praticare attività slow, come camminare attraverso boschi innevati, scoprire flora e fauna con le racchette da neve, o scivolare sulla neve con la slitta in compagnia dei proprio familiari. Senza dimenticare terme e spa, ove recuperare benessere e scaricare lo stress della città.

E poi c’è una popolazione di sportivi, molto ampia, che continua a trovare sulle Alpi un meraviglioso palcoscenico nel quale vivere le proprie passioni. Parliamo di alpinisti, sciatori, scialpinisti, freeriders, snowboarder, paraglider, biker …. che cercano neve fresca e pareti, cieli tersi e distese bianche immacolate, per fissare vissuti unici.

Sulla neve in famiglia - foto visitfiemme.it
Sulla neve in famiglia – foto www.visitfiemme.it

Questo quadro, molto articolato – e qui presentato in breve per esigenze di sintesi – prospetta per gli operatori del settore turistico montano un’infinità di scenari, all’interno dei quali disegnare nuove offerte. Le proposte di vacanza e di attività in montagna dovranno sempre più differenziarsi, per raggiungere le aspettative di un pubblico che di per sè è altamente eterogeneo. Molte località, piccole e grandi, famose e poco note, hanno da tempo intrapreso la strada della differenziazione dell’offerta, ingrediente vitale per combattere cicli economici avversi e crisi e fidelizzare gli amanti delle vacanze in quota.

Scenari alpini a Villach in Carinzia
Scenari alpini a Villach in Carinzia – foto www.region-villach.at

E così si sta sempre più consilidando e ampliando un pubblico di nuovi turisti, attento al portafoglio ma intenzionato a non perdere alcuna occasione per vivere emozioni e vacanze indimenticabili nelle comunità alpine.

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