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Piero Gros e Alessandro Vanoi stanno “reclutando” volontari per le Olimpiadi tutte piemontesi del 2006, un bel ritorno in Italia – dopo 50 anni esatti – dei giochi sulla neve (dal 10 al 26 febbraio 2006). La squadra di “Noi2006” è in fase di formazione. Inutile dire che i volontari non sono un particolare, tanto meno trascurabile: anzi, sono il motore, il sostegno autentico e necessario per la riuscita dell’evento. Per usare le parole di Alessandro Vanoi (sport manager, ex coach delle nazionali italiane di sci di fondo e membro del Toroc) – incontrato nel corso di una conferenza organizzata dal Distretto Turistico dei Laghi e rivolta ai ragazzi delle scuole superiori di Verbania – “la riuscita delle Olimpiadi dipende sempre dai volontari; senza i volontari non sarebbe possibile fare le Olimpiadi”. Cosa vera, che valorizza (giustamente) i previsti 20mila volontari ‘attivi’, su un totale degli sperati 40mila e di cui Piero Gros si sta occupando.



L’occasione di incontro è dunque stata una delle tante tappe del tour di reclutamento volontari, che il Toroc porta nelle scuole superiori per voce di Gross e Vanoi. Volontari a Torino 2006 (“Noi2006”) è una grande esperienza: Piero Gros, impegnato dal 2002 per impostare e coordinare questa attività, lo garantisce, definendo le Olimpiadi come “occasione unica nella vita”. E pertanto da vivere al meglio: magari iscrivendosi come volontario… Occasione unica per tutti – fuor di dubbio – Torino compresa, dove i cantieri sono in fase avanzata e stanno trasformando il volto del capoluogo piemontese oltre che delle aree adibite ad ospitare i grandi eventi sportivi.



Non è infatti mancata – nel corso della mattinata – un’ampia panoramica sullo stato attuale delle cose: davvero bello poter dire che i trampolini di Pragelato sono pronti e già stati utilizzati (pochi giorni fa). E pure bello è sentirsi dire che le nuove strutture del villaggio olimpico (da quelle sportive a quelle destinate ad ospitare gli atleti e non) sono rivolte a tutti, “ai ragazzi in particolare – come ha sottolineato Gross – , che vogliono avvicinarsi agli sport dei giochi”. Ed anche che le piste di fondo di Torino cercheranno di lanciare una nuova tendenza: “sono piste progettate per privilegiare la tecnica dell’atleta a discapito della fisicità”, come ha sottolineato Vanoi; che vuol dire accantonamento di grandi pendenze e dislivelli (solitamente pane per i grandi muscoli) in favore di una maggiore tecnica dello sci stretto.



Ma la mattinata – in cui ampio spazio è stato dato alle paralimpiadi – era per i ragazzi, i potenziali volontari, attori protagonisti della grande squadra di “Noi2006”: nel capoluogo piemontese, per la cronaca, la formazione per 300 di essi è già iniziata. Ognuno, purché maggiorenne, può offrire il proprio contributo alla buona riuscita delle Olimpiadi e in modo estremamente concreto e diretto. Come? Con un bel po’ di passione, ma soprattutto iscrivendosi. Anche on line: il modulo d’iscrizione



Info:



www.noi2006.org

www.torino2006.org

www.ragazzidel2006.it







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