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Il "baronetto" dell'alpinismo, Sir Edmund Hillary, è morto quest'oggi a Auckland, in Nuova Zelanda, sua terra natale. Aveva 88 anni. Alpinista e esploratore, divenne celebre in tutto il mondo il 29 maggio del 1953, giorno in cui raggiunse la vetta dell'Everest, a 8.844 metri di altitudine, insieme allo sherpa nepalese Tenzing Norgay.

Hillary nella vita di tutti i giorni esercitava la professione di apicoltore, ma ben presto la voglia di esplorare  lo portò a spostarsi in altri continenti, dopo aver salito numerosi 6000 della Nuova Zelanda. La successiva frequentazione dell'Himalaya e l'incontro con alcuni alpinisti britannici, tra cui John Hunt, determinarono la sua partecipazione alla gloriosa spedizione del 1953.

Nel curriculum di Sir Hedmund Hillary, di grande rilievo, il raggiungimento del Polo Sud, il 4 gennaio 1958, con una spedizione britannica meccanizzata: divenne così il terzo uomo a toccare l'estremo sud del pianeta, dopo Admunsen e Scott.

Il forte legame con l'amico Tenzing Norgay e con le terre del Nepal, portò Hillary a dedicare gran parte della propria vita al popolo nepalese. Fondò l'Himalayan Trust, associazione che permise di raccogliere fondi in tutto il mondo e di concretizzare la costruzione di ospedali e scuole pubbliche.

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