Select Page

Dopo oltre un secolo d’assenza dalle montagne Bergamasche, il lupo è tornato nuovamente sulle Orobie.

L’ipotesi di una sua presenza era stata presa in considerazione già nel mese di febbraio quando il laboratorio di genetica dell’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica aveva attribuito alla specie lupo il campione di feci prelevate dai guardiacaccia all’interno dell’azienda faunistica venatoria Barbellino-Belviso.

Nell’ultimo mese i fenomeni di predazione verso greggi di pecore presenti sui pascoli Orobici sono divenuti più frequenti e le modalità di predazione hanno spinto sempre più verso una conferma della presenza del lupo. Infine la prova della certezza: due foto scattate a cavallo tra la Valle Seriana e la Valle di Scalve (sopra il rifugio Albani) hanno definitivamente confermato il ritorno di questo predatore sulle Orobie.

Il ritorno del lupo rappresenta un evento scientifico e naturalistico-ambientale d’eccezionale importanza. Ora, accertata la sua presenza, dovrà iniziare da parte degli organi competenti un’appropriata informazione alla popolazione ed una giusta “gestione” della presenza del lupo.

La prima necessità sarà quella di sviluppare tecnici qualificati per riconoscere le predazioni da lupo sui greggi in modo da stabilire e sviluppare una legislazione che preveda degli indennizzi ai pastori che subiscono questo evento che sino allo scorso anno non era ipotizzabile.

Sviluppare poi una rete di monitoraggio potrà essere interessante al fine della ricerca scientifica per aumentare le conoscenze sul comportamento del lupo.

Il ritorno del lupo ha restituito alle nostre montagne un elemento di grande fascino; speriamo ora di riuscire a valorizzarlo e curarlo nel modo più corretto.









Share This