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Visita il sito ufficiale del FilmfestivalIl festival del cinema di Trento edizione 2004 si avvia alla conclusione (il 9 maggio è l’ultimo giorno). E il prestigioso festival dedicato al cinema di montagna ha trovato il tempo di dedicare una giornata ai più giovani: all’Auditorium Santa Chiara, la giornata delle scuole ha visto una serie di premiazioni davanti ad una platea affollata di ragazzi. Dopo un assaggio dei film in concorso al 52° Filmfestival, che ha lasciato i ragazzi a bocca aperta per la spettacolarità delle immagini, il saluto del presidente del Filmfestival Italo Zandonella Callegher. “Siete il nostro futuro, ragazzi; domani sarete voi a creare e presentare i film” ha esordito il presidente lasciando poi la parola a Diego Andreatta giornalista del settimanale Vita Trentina per la premiazione del concorso “Le montagne nell’arte”.

Al concorso hanno partecipato 300 studenti trentini di una quindicina di classi. “Fantasia, amicizia,

Le segnalazioni di merito sono state assegnate alla classe 4C delle Scuole elementari di Levico Terme per aver indagato con cura e poi illustrato con arte alcuni lavori tipici dell’alta montagna, sottolineando la presenza umana; alla classe 4 B delle Scuole elementari Clarina per aver raccolto in un quadro di sintesi i molteplici volti del concorso, ricorrendo volutamente alle più svariate tecniche, dalla matita al pongo; alla classe 4 della Scuola di Vela per aver conferito agli elaborati sugli artisti e le loro opere l’originale forma comunicativa di un catalogo d’arte; alla classe 5B della Clarina per aver ripreso il formato turistico della cartolina al fine di comunicare la propria visione artistica della montagna trentina. Segnalazioni di merito sono andate anche per diversi studenti.

Ha concluso la mattinata la prima dello spettacolo musicale della Scuola elementare di Velo Veronese – la comunità montana della Lessinia ospite di questo Filmfestival – allestito appositamente per il Festival Junior e intitolato “Il cammino del Santo dalla Lessinia a Trento”. Cinquanta minuti di narrazioni e canzoni. E come nelle migliori tragedie greche il coro ha alternato le sue narrazioni cantate agli interventi in maxischermo di una nonna che conversando con i nipotini ha raccontato la leggenda del viaggio di San Carlo Borromeoattraverso i Monti Lessini verso Trento per il celebre Concilio. Di tanto in tanto hanno fatto la loro comparsa sul palco piccoli attori che hanno interpretato le Fade, gli Orchi, il Santo e i montanari.

Fonte: Ufficio Stampa Festival di Trento (b.f.)



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