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Il Centro culturale valdese ha compiuto vent’anni. Fu inaugurato il 3 settembre 1989, alla presenza del presidente della Repubblica. Erano stati trasferiti per quella data in un’unica sede: la biblioteca valdese, la biblioteca della Società di Studi Valdesi e il Museo storico. Due anni più tardi si inaugurava anche la sezione etnografica del museo, in occasione del primo convegno dei Musei protestanti d’Europa, che si terrà nuovamente a Torre Pellice nel 2010.

Da allora le attività della Fondazione, creata formalmente nel 1991 con il compito di salvaguardare, valorizzare e promuovere il patrimonio che le era stato affidato dalla Tavola Valdese e dalla Società di Studi Valdesi, sono state molteplici e rivolte sia al territorio che al resto d’Italia e all’estero, in collaborazione con enti pubblici e associazioni.
Per celebrare il ventennale il Centro culturale ha programmato due giornate di festeggiamenti, il 13 e il 14 giugno prossimi.

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Sabato 13 giugno nel pomeriggio, presso la Casa valdese di Torre Pellice, alle ore 17,00, si terrà un incontro di valutazione delle attività dei primi vent’anni della Fondazione, alla presenza dell’assessore regionale alle attività culturali Gianni Oliva. Interverranno il primo direttore del Centro culturale, Giorgio Tourn; l’attuale direttrice Donatella Sommani; l’assessore Oliva. Moderatore sarà Paolo Ribet, presidente della Fondazione. In serata, alle ore 21,00, presso il tempio valdese di via Beckwith si terrà un concerto di musica protestante e canzoni tradizionali delle valli valdesi, offerto da alcune corali valdesi della val Pellice.

Domenica 14 sarà anche la terza edizione della “giornata del Centro”, momento in cui la sede aprirà i battenti per una visita libera e gratuita dei vari settori di attività, con musica e animazioni varie.  Dalle ore 9,30 alle 18,00 circa saranno visitabili – oltre alla biblioteca, ai musei e agli archivi fotografici –  una mostra sul riformatore Calvino nel cinquecentesimo anno dalla nascita; una mostra sui vent’anni del Centro culturale; una nuova esposizione di opere del pittore Paolo Paschetto; la collezione di reperti preistorici, egizi, greci, romani e fenici. Possibilità di fermarsi in loco per il pranzo curato da Gisella e Walter Eynard del noto ristorante Flipot.

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