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La bandiera Walser ha sventolato sul tetto del mondo. Consegnatagli dal Sindaco di Ornavasso, l’ha portarla fin lassù Fabrizio Manoni, Guida Alpina e ispettore della Polizia Provinciale del VCO. Manetta”,nonostante il tempo avverso è riuscito a salire fin quasi alla vetta della montagna più alta della terra, "il sogno" di ogni scalatore.

Fabrizio l’ha salita dal versante tibetano, lungo la difficile cresta Nord-Est; con lui la bravissima tarvisiana Nives Meroi e il marito Romano Benet, che a loro volta hanno all’attivo ben nove dei quattordici 8000 Himalayani.

A 15 anni Fabrizio aveva già cominciato a salire il Monte Bianco, mentre al professionismo si è accostato a 23. Quello di Fabrizio è un curriculum di tutto rispetto, l’Italia alpina l’ha salita generosamente, dalle Alpi orientali a quelle occidentali, lungo vie su ghiaccio e roccia. Ha poi spostato la sua attenzione in Himalaya, passando per l’Acconcagua e la Cordillera Blanca.

Lo scalatore ossolano è uomo capace di progetti arditi ma anche romantici, come quello del 2002, l’anno internazionale della montagna, quando con un altro appassionato, Pietro Garanzini di Formazza, è partito a piedi dalle rive del lago Maggiore e concatenando alcune tra le più difficili pareti ossolane ha raggiunto i 4.633 metri del Monte Rosa senza mai scendere a valle.

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