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Erano entrambi alla ricerca del bis e l’hanno centrato alla grande. Johann Pallhuber e Annabella Stropparo hanno vinto la loro seconda “Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” con una condotta di gara ineccepibile. Entrambi di fresca convocazione per i Campionati del Mondo marathon in Belgio di domenica prossima, hanno rifinito la loro preparazione al meglio, dimostrando di avere “gamba” e “testa”.

Pallhuber, vincitore nel 2002, fin dal via ha pedalato nel gruppo di testa, poi sulla salita che porta a Pinzano, sede del traguardo volante, è scattato insieme a Ramon Bianchi ed a Marzio Deho, sempre sensibile al “profumo” dei premi. A Pinzano il primo a piombare in centro paese è stato proprio il bergamasco ma evidentemente a Pallhuber interessava ben altro.

Quando la gara ha proposto lo sterrato, Pallhuber ha cercato con lo sguardo l’intesa con il suo compagno di squadra (Mapei) Mike Felderer e con una convinzione non comune hanno dato uno scossone al gruppetto dei migliori, guadagnando qualche lunghezza, sufficiente però a fare il vuoto. Allo scatto hanno ribattuto i due colombiani della Full Dynamix Leonardo Paez e Julio Caro. Preso alla sprovvista Marzio Deho, un altro degli attesi protagonisti, ha cercato di movimentare il ritmo del suo “trenino”, ma la locomotiva Pallhuber aveva già messo un sacco di carbone in caldaia. I suoi muscoli spingevano forte sulla continua e morbida salita e ben presto con Felderer ha staccato notevolmente tutti gli altri. Una gara così fino al GPM di San Lugano. Ai 500 metri Pallhuber ha allungato e Felderer non ha certo impensierito il suo capitano (anche il secondo altoatesino è stato convocato per i Mondiali).

Leonardo Paez (rientrato venerdì notte dalla Colombia) non era in gran forma, complice il fuso orario e lo stop imposto da un infortunio, tuttavia in compagnia del connazionale Julio Caro ha tenuto un buon ritmo ma non tanto sostenuto da impedire, alla vecchia stazione di Castello di Fiemme, il rientro di Marzio Deho.

L’unica vera discesa impegnativa era quella che appunto da Castello portava la corsa a Molina, un tratto tecnico, lento, ma dove gli audaci hanno potuto recuperare terreno. È stato così che Deho ha abbandonato la compagnia dei due colombiani andando a caccia di Felderer. Pallhuber non ha mai allentato la presa e si è presentato a braccia alzate sul traguardo stabilendo il nuovo tempo da battere (1h.20.15), quello del nuovo percorso di 37 km introdotto quest’anno.

Prima di applaudire l’arrivo di Felderer sono trascorsi 23” ed altri 22” per veder spuntare sull’ultima salita Marzio Deho, pure lui in azzurro domenica prossima. Julio Caro e Paez completano gli arrivi dei primi cinque, alle loro spalle una sorpresa, l’altoatesino Michael Tumler, uno che ama la salite ed un po’ meno le discese, ma con la soddisfazione di essersi messo dietro il terzo colombiano, Jhon Jari Botero, campione panamericano.

Annabella Stropparo ha portato la sua maglia tricolore in testa alla corsa delle donne da Ora fino a Piazzol di Molina di Fiemme. Una gara all’insegna della generosità per la portacolori della Scott, che nel finale ha tremato quando hanno iniziato a rompersi i raggi della sua ruota posteriore. Ha rallentato per non compromettere la gara, ma con l’occhio vigile sulla sua maggiore avversaria, Michela Benzoni. Le due, uniche azzurre convocate per il Mondiale del Belgio, si sono presentate nell’ordine sul traguardo staccate di quasi 1 minuto.

Per il terzo posto tutte le attenzioni erano puntate sulle altoatesine, ma a metterle d’accordo ci ha pensato la colombiana Laura Abril, 17 anni appena, e già grande. La portacolori del Team Macosta ha avuto un recupero proprio nel finale ed il podio è stato decisamente meritato. Dietro, Renate Pichler e Sibylle Werth. Incoraggiante il 13° posto della fondista azzurra Antonella Confortola alla sua prima esperienza agonistica in mtb. Ha rotto la bici prima del via, ma la disponibilità di Olympia le ha consentito di essere comunque, onorevolmente, in gara. Sfortunatissima la messicana Daniela Campuzano, ha rotto il pedale appena dopo Ora e si è fatta tutta la gara con un solo appoggio. In gara anche il rientrante Marco Bui. Niente male il suo 58° posto.

Bilancio più che positivo per questa 11.a edizione della Vecia Ferovia dela Val de Fiemme, che guarda con interesse al futuro.

Classifica maschile:
1) Pallhuber Johann (Team Mapei) 1.20.15; 2) Felderer Mike (Mapei Merida) 1.20.38; 3) Deho Marzio (GS Cicli Olympia) 1.21.00; 4) Caro Silva Julio Humberto (Team Full Dynamix) 1.21.26; 5) Paez Leonardo (Team Full Dynamix) 1.21.26; 6) Tumler Michael (Arcobaleno Carraro Team) 1.22.35; 7) Botero Salazar Jhon Jari (Team Macosta Lee Cougan) 1.22.46; 8) Dalto Nicola (GS Cicli Olympia) 1.22.49; 9) Fabbri Matteo (Team Full Dynamix) 1.22.49; 10) Andreis Agostino (GS Cicli Olympia) 1.22.56

Classifica Femminile:
1) Stropparo Antonella (Scott Racing Team) 1.31.47; 2) Benzoni Michela (Bicimania Lissone) 1.32.32; 3) Abril Laura (Team Macosta Lee Cougan) 1.40.20; 4) Pichler Renate (Arcobaleno Carraro Team) 1.41.06; 5) Werth Sibylle (Arcobaleno Carraro Team) 1.41.47; 6) Valente Roberta (Polisportiva Molina) 1.44.39; 7) Tasser Andrea (ASC Rad Club Sarntal) 1.45.33; 8) Menapace Lorenza (Trentino spa GS Anacli) 1.51.36; 9) Bresciani Nicoletta (Team Colnago) 1.52.05; 10) Lazzaro Ilenia (UISP) 1.56.39

  

 

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