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La bella vallata ladina, nel corso degli ultimi anni, ha intrapreso progetti ecologicamente sostenibili, per cercare di utilizzare risorse enegetiche locali e rinnovabili. Sono nati così nuovi parchi naturali, case ecologiche, impianti di teleriscaldamento a biomassa e per la produzione di energia pulita.

Non va dimenticato che quest'area delle Dolomiti, inserita nel comprensorio Dolomiti SuperSki, sopporta da decenni – e lo fa tutt'ora -intensi flussi di vacanzieri. Migliaiai di turisti che ogni anno, a bordo di automezzi privati, scelgono l'Alta Badia per trascorrere un periodo all'insegna di trekking, gite culturali, itinerari enogastronomici e sport invernali. Ma questo carico di persone e mezzi, unito alla presenza della comunità locale, genera un enorme fabbisogno di energia, crea emissioni e quindi ha un forte impatto sull'ambiente. E' giunto il momento di muoversi e attivarsi per cercare di migliorare il bilancio energetico della vallata (e le quote di gas serra emesse in atmosfera): scopriamo allora l'altra faccia Eco della bella Badia.

Teleriscaldamento a La Villa: riscaldiamoci senza inquinare
Perché non riscaldare quasi un intero paese con l'aiuto della legna? Nel paese di La Villa, il teleriscaldamento raggiunge oltre 250 utenze attraverso una rete di 15.000 metri grazie ad una potenza di 7000 KW che permettono di portare acqua nella rete ad 85 gradi. Il vantaggio ecologico di questa iniziativa appare evidente anche ai più distratti. L'impianto di teleriscaldamento riduce la dipendenza dal petrolio e rende l'ambiente notevolmente più vivibile, riducendo le emissioni di sostanze nocive nell'atmosfera. Ma cosa si usa al posto del gasolio? La legna. La materia prima si chiama "cippato" ed è lo scarto della lavorazione del legno delle segherie. Il cippato è difficilmente utilizzabile in zona per altri scopi e questo aggiunge genialità e pregio all'intera operazione.

Soggiorni ecologici  nel primo residence d’Italia alimentato totalmente da energia fotovoltaica. 
Vacanza ecologica al 100%. A Pedraces è sorto un residence ecologico, incastonato nell’antico borgo contadino di Fistì. Il Residence Rosarela, costruito da Christine Dalleaste e da Ulrich Foppa  con la classificazione “casa clima AAA”, è stato realizzato usando in gran parte il legno del posto con l’applicazione di una tecnica modernissima per disperdere al minimo le temperature interne. Esternamente ha l’aspetto di una tipica casa altoatesina, in armonia con i masi circostanti. Per la produzione di energia, il fabbricato è stato munito di un impianto a cellule fotovoltaiche, che occupa una superficie di 95 m² sul tetto del fienile adiacente. L’energia prodotta è sufficiente a coprire il fabbisogno dell’intera struttura.

Un impianto a due cavalli?
Il più originale e allo stesso tempo il più ecologico impianto di risalita delle Alpi si trova in zona Armentarola e funge da collegamento tra la pista Lagazuoi/Armentarola e il comprensorio dello Skicarosello. È composto da una lunga corda, alla quale si aggrappano gli sciatori, da uno slittone e dal motore ecologico, una pariglia di cavalli avelignesi o norici. Un impianto amatissimo dagli ospiti dell’Alta Badia, che viene alimentato con fieno e biada. Un simile mezzo di trasporto si trova anche sulla pista del S.Croce a Badia.  Collega la pista al ristorante tipico Oies/Tana dell’Orso.  

Raccolta di rifiuti differenziata, bioenergia derivante da resti di cucine, depuratori delle acque nere.
L’ultima trovata ecologica è sorta in una fattoria di San Cassiano. Il contadino Luca Crazzolara ha installato presso la propria modernissima stalla un impianto per la creazione di bioenergia. Per alimentarlo si serve degli scarti organici delle cucine provenienti dai numerosi hotels della zona, risolvendo alle strutture un problema di smaltimento. Con il biogas alimenta il vicino caseificio, un agriturismo e la beauty spa dell’albergo di famiglia. In valle si è lavorato molto negli ultimi anni per creare un ambiente pulito: è stato ultimato il laborioso allacciamento fognario dei rifugi di alta montagna alla rete ed è stata attuata una rigidissima selezione nello smaltimento rifiuti, coinvolgendo albergatori e abitanti a suddividere e differenziare ogni tipo di rifiuto.

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