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La decima edizione dell' Ice Master della Valle di Daone porta con sè grandi novità. Dal 2011 la celebre gara di Coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio si disputa infatti per la prima volta su una struttura fissa, costruita durante l’estate in localita' Limes, ad alcune centinaia di metri rispetto da quella, mobile, utilizzata negli scorsi anni nel celebre anfiteatro di Pracul.

Il nuovo campo di gara prevede una serie di locali di servizio per la gara, come la sala stampa, un piccolo magazzino, parcheggi e una sala per cronometristi e giudici di gara. Sul piano tecnologico verra' varato un collegamento internet satellitare, prezioso poichè renderà più interattiva la gestione dell'evento, permettendo quel collegamento Internet veloce che, come in molte aree montane, anche in Valle di Daone, fino ad ora, era mancato.

Per quanto riguarda la struttura di gara – una costruzione in gabbie tubolari fissata su tre blocchi di cemento armato rivestite di plastica verde riciclata per inserirsi al meglio nel contesto paesaggistico – i volontari sono al lavoro per allestire gli ultimi ritocchi al percorso ghiacciato, sotto la supervisione dell'ing. Maurizio Gallo. «Grazie alle temperature di questi ultimi giorni – spiega – che oscillano tra i -10° e i -13°, stiamo completando il nuovo percorso, che sarà innovativo e molto diverso da quello utilizzato nelle precedenti 9 edizioni».

Ice Master vola in Corea, per contribuire all'organizzazione della prima tappa della Coppa del Mondo. «Ci hanno contattati in ottobre – ricorda Gallo – al primo sopralluogo ci siamo trovati di fronte una parete verticale di 150 metri che gli organizzatori avrebbero in seguito ricoperto di ghiaccio. Un percorso tutto sommato semplice e distante dagli schemi della Federazione mondiale di climbing che, dunque, andava cambiato. E' cosi' che e' nata una collaborazione che ha portato in questi giorni in Corea Attilio Munari e Massimo Dapoz, due nostri tracciatori ad “esportare” le nostre tecniche di costruzione dei campi di gara per il climbing. Una bella esperienza che ci inorgoglisce e che è anche un riconoscimento per il lavoro fatto in questi dieci anni in val di Daone».

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