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La notizia è trapelata ieri dalle pagine del Gazzettino e conferma le tante voci di questi mesi, iniziate la scorsa estate durante un sopralluogo di alti prelati provenienti da Roma e Venezia.           

Non è ancora tuttavia ufficiale che Papa Benedetto XVI  trascorrerà le prossime ferie estive a  Lorenzago, nel mese di luglio, sui luoghi che furono cari al suo grande predecessore, papa Giovanni Paolo II, riportando sotto i riflettori dell'opinione pubblica mondiale il Cadore e le sue montagne.  A sostegno della notizia il recente arrivo a Lorenzago di una nuova delegazione del Vaticano che si è riunita con esponenti del mondo religioso locale oltre che con rappresentanti delle istituzioni, del Servizio Forestale Regionale e delle forze dell'ordine.

Si tratterebbe di una scelta di grande suggestione da parte di Papa Ratzinger e del suo staff, un'operazione che per diversi motivi farebbe andare la memoria ai suoi precedecessori: ad Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I, bellunese nativo di Canale d'Agordo, e a Carol Woityla, papa Giovanni Paolo II, che proprio in Cadore trascorse per ben sei volte le vacanze estive durante il pontificato, lasciando indelebili ricordi tra gli ospiti e i cadorini.

A tal proposito è recente la notizia del provvedimento con cui la giunta regionale del Veneto ha deliberato la partecipazione economica, con un finanziamento di 20 mila euro, alla realizzazione del documentario cinematografico “I sentieri di Dio. Karol Wojtyla e le montagne del Cadore”, tratto dall’idea cinematografica del regista di Cortina, Franco Vecchiato e promosso dal Comitato “Dolomiti le montagne di papa Giovanni Paolo II”.

“Nel luglio 2007 (in coincidenza con il probabile soggiorno del nuovo Pontefice) – commenta l’assessore De Bona – ricorre il ventennale del primo soggiorno di Giovanni Paolo II in terra cadorina. Il soggiorno del Papa ha lasciato in questi paesi grandi ricordi ed emozioni ancora attuali in tutti gli abitanti bellunesi, che lo hanno sempre aspettato ed accompagnato nelle sue passeggiate. Il progetto del documentario, oltre a ricordare la figura del Papa e ad essere testimonianza dei suoi soggiorni nel Cadore, intende rivalutare un territorio famoso per la bellezza delle montagne e la suggestione dei paesaggi, portandolo alla ribalta nazionale e internazionale, sviluppando così la promozione dell’immagine turistica del Veneto e del territorio Bellunese in generale”.

L’assessore De Bona, Vecchiato, Paolo Soravia e il responsabile del settore cultura della Regione Veneto, Angelo Tabaro, si sono incontrati più volte in questi ultimi mesi per delineare gli obiettivi del progetto, le collaborazioni e la creazione di un comitato composto da personalità e soggetti operativi in grado di portare a compimento un progetto che ha valenza storica, culturale, religiosa, artistica, ambientale e turistico-sportiva. “Un ringraziamento particolare – conclude De Bona – è rivolto a mons. Giuseppe Andrich, vescovo della diocesi di Belluno Feltre e al vescovo emerito mons. Maffeo Ducoli, che seguirà puntualmente l’evolversi e la realizzazione del progetto. Ringrazio infine il Presidente della Regione Veneto Galan per aver! sostenu to con grande sensibilità anche questa iniziativa.”

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