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Pensiamo se ne siano accorti in pochi, ma all’arrivo della seconda prova del gigante di ieri, sulle scarse nevi di Val d’Isere, un giovanotto trentino ha alzato una mano verso il cielo, ricordando le gesta di un suo celebre predecessore. Per farla breve, il bravo trentino Mirko Deflorian pareva l’indimenticabile Alberto Tomba, anche perchè per massa fisica gli è del tutto similare.



Partito con il pettorale numero 58, il nostro Mirko, proveniente dai ranghi formativi della coppa Europa (podi a raffica), ha strappato una qualificazione per la seconda manche. E qui ha dipinto un capolavoro, strapazzando i vari Erman, Kalle, Bode e Max… Tutti in fila, sull’attenti, dinnanzi ad un cronometro da record. Ad un certo punto il derby si è fatto addirittra trentino con Deflorian all’arrivo a seguire la prova del corregionale Simoncelli, che ha chiuso mettendosi in tasca 1 centesimo di vantaggio. Il sogno del podio è poi svanito definitavamente sotto le sferzate dell’asso Miller, del redivivo Kjuss e del monumentale Maier. Blardone, lontano dai primi, non ha convinto.



Simoncelli ha chiuso quarto, alle sue spalle la bella sopresa di giornata Deflorian. Solo un acuto?! Inutili affrettate previsioni, ma occhio a quella mano, presto potrebbe rialzarsi.







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