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Prosegue l'attività dell'Istituto Culturale Mòcheno circa la realizzazione del Progetto Krumer, l’antico mestiere dei cròmeri mòcheni. I documenti d’archivio sinora rinvenuti indicano infatti che l’attività dei cròmeri iniziò nella seconda parte del XVIII secolo, come lavoro aggiuntivo degli uomini svolto durante la lunga pausa invernale quando l’attività  agricola era ferma.

Vi furono tre grandi fasi dell’attività dei cròmeri della Val dei Mòcheni:

  1. il periodo che va all’incirca  dal 1760 fino verso la metà del XIX secolo. In questa fase essi vendevano unicamente immagini sacre sotto vetro di cui si rifornivano nelle regioni nord-alpine della Monarchia degli Asburgo, Boemia ed Austria Superiore;
  2. il periodo che inizia intorno alla metà del XIX secolo, nel quale i commercianti vendevano soprattutto merce minuta genericamente classificata come chincaglierie e galanterie;
  3. il periodo del primo dopoguerra nel quale alla merce minuta di ogni tipo si va aggiungendo, sino a divenire prevalente, la vendita di stoffe. Nella ricostruzione di quest’ultimo periodo, quello per capirci del secolo scorso, sono state di grande utilità le interviste ai cròmeri, oggi in pensione, che con disponibilità e generosità di tempo hanno raccontato ai curatori della ricerca le loro esperienze.

Per la primavera del 2011 l’Istituto Culturale Mòcheno prevede l’organizzazione di una mostra sull’argomento.

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