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Oggi spostiamo il nostro sguardo verso altre zone montuose del mondo, non per raccontare una spedizione alpinistica, bensì per seguire il salvataggio di decine di vite umane. Nella notte, a San Josè, in Cile, nel deserto di Atacama, sono infatti iniziate le operazioni di recupero dei 33 minatori intrappolati dal 5 agosto scorso nelle viscere della terra, a oltre 600 metri di profondità.

Grazie ad una sorta di ascensore, la capsula "Fenix", poco dopo le 5 ora italiana, nel campo minerario, tra gli applausi e la gioia incontenibile dei presenti, è ricomparso il primo dei superstiti, Florencio Avalos, che ha potuto riabbracciare i propri familiari. Di lì a poco lo hanno raggiunto altri due compagni di squadra, Mario Sepulveda e Juan Illanes.

L'operazione di salvataggio "San Lorenzo" continuerà ininterrottamente nel corso delle prossime ore. La risalita in superficie dei lavoratori – va detto che la compagnia mineraria è in fallimento per non aver rispettato le misure di sicurezza di legge e quindi titti di pendento diverranno a breve disoccupati senza liquidazione – viene seguita in diretta tv dal mondo intero, mentre nel campo minerario sono presenti la First Lady cilena, Cecilia Morel e il presidente Sebastian Pinera.

Nelle piazze di Santiago e di tutto il Cile la gente è in festa al suono delle campane.

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