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In Trentino, la linea ferroviaria Trento-Malé-Marilleva collega il capoluogo con Marilleva transitando per Malè, località turistica della Val di Sole. Il suo suggestivo tracciato di 66 km. (spettacolare è il viadotto di Santa Giustina) attraversa la Piana Rotaliana, la Val di Non e la Val di Sole per terminare nella località sciistica di Marilleva.

Nata nel 1909 sotto l’amministrazione austriaca come tranvia a scartamento metrico, negli anni '60 superò il periodo critico del trasporto su ferro rinascendo a nuova vita grazie a massicci investimenti che ne migliorarono le condizioni di esercizio a tutto vantaggio delle località servite. Fu così che nel 1961, sotto la gestione FTM (Ferrovia Trento – Malè), la linea si trasformò in ferrovia, con un intervento radicale che ne cambiò la fisionomia. Nuovi binari, stazioni moderne, materiale rotabile per prestazioni più marcate furono la carta vincente di questa linea di montagna che nel 2003, appena un anno dopo il passaggio alla nuova società Trentino Trasporti ha visto il prolungamento del percorso di 10 km. fino a Marilleva 900, a un passo dagli impianti di risalita.

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Con la realizzazione della nuova fermata ferroviaria di Daolasa, che è operativa da Natale 2007, l'intera area sciabile di Folgarida e Marilleva è  raggiungibile direttamente con il nuovo treno elettrico «Dolomiti Express». L’interscambio treno-sci è stato reso possibile dalla costruzione di una nuova telecabinovia da otto posti seduti che da quota 814 mslm del fondovalle nella stazione di Daolasa, porterà fino in prossimità della cima del monte Vigo a quota 2046 mslm; con una percorrenza di soli 12 minuti si coprirà quindi un dislivello complessivo di 1232 metri. Un velocissimo collegamento in grado di far accedere in poco tempo lo sciatore all’intero complesso sciistico di Folgarida, Marilleva (info su www.ski.it) e Madonna di Campiglio al cospetto delle Dolomiti di Brenta che già si sviluppa su uno dei comprensori più grandi e interessanti dell’arco alpino.

Nell’area di interscambio ferrovia – impianto di risalita, unica in Italia e tra le prime in Europa, sono disponibili per i clienti servizi commerciali nonchè deposito e noleggio completo di sci e relativo abbigliamento.
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Ora un altro ambizioso progetto preliminare vuole portare le rotaie ancora più in alto, verso Fucine, riconfermando, di fatto, la vocazione alpina di questa dinamica ferrovia. Dall’attuale capolinea, il nuovo tracciato, lungo circa 6 km, seguirà la destra orografica del fiume Noce fino alla nuova stazione di Mezzana, dove sarà realizzato anche un parcheggio di interscambio gomma-ferro, quindi una galleria e altro attraversamento del fiume per giungere a Menas. Si continuerà poi sulla sinistra orografica del Noce e dopo una galleria ecco Pellizzano, la cui stazione è prevista in galleria.

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Infine, superato il Noce il treno arriverà nella stazione interrata di Fucine, all'interno di un terminal dotato di servizi commerciali e strutture ricettive. Il progetto dell'ultimo tratto di linea è studiato per consentire una futura prosecuzione verso il Tonale, da dove sarebbe possibile scendere verso Edolo, creando un utile e innovativo collegamento su ferro con la Valcamonica e il lago d’Iseo.

foto Roberto Gadotti

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