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Arte fatta di pietre e incastonata nel cuore del della Valle della Tresenda. Anche quest’anno sei squadre di artisti, ognuna formata da uno scultore e due assistenti che, in una settimana, hanno realizzato sculture usando esclusivamente le pietre del luogo. Le opere restano: partendo dalla Valle della Tresenda si incontra “La Terra Spaziale” opera della giapponese Rieko Mori, tra linee pulite e giardini zen. Poi Giuseppe Rubicco con “e restammo lì a rimirar le stelle”: una serie di onde simili a delle chaise-longue in cui è possibile riscoprire la solitudine della montagna e ammirare le stelle.

Più avanti il percorso in 13 tappe progettato e realizzato dal giapponese Reijiro Wada. Un’esperienza quasi mistica che come ultima sosta pone il fruitore davanti ad una cascata, quasi a scoprirne il segreto.

Piena di energia e di positività è “Tanti soli” di Renzi & Lucia e in cui le pietre del fiume che scorre a valle creano un gioco di luci con quelle della montagna.

Porta invece le tradizioni del suo paese sulle sponde del fiume Spöl Donato Linzalata con “La via del grano e del pane”. Tre totem in legno che sorreggono tre pietre, simbolo del pane e della vita e accanto due rappresentazioni del pane fatte coi sassi. C’è ancora spazio per “Comunione”, della spagnola Rosa Maria Arau. Un luogo protetto in cui raccontarsi o lasciar parlare la natura seduti intorno ad un tavolo.



Durante i 7 giorni della manifestazione Milvia Quadrio, artista svizzera, ha organizzato anche quest’anno dei corsi in cui ha insegnato a lavorare la pietra in maniera creativa. Tra le varie creazioni, i bambini hanno realizzato la scultura del Dau, mascotte ufficiale dei mondiali di mountain bike del 2005 e un mosaico del sole, simbolo di Livigno.



La fotogallery







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