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Massimiliano Blardone secondo ad Adelboden 2004 - foto L.Lorenzini“Sono commosso, quando ero piccolo il podio di Adelboden era un sogno per me. Ora su quel podio ci sono io”. Queste le parole di Massimiliano Blardone, pronunciate pochi istanti dopo aver conquistato la medaglia d’argento nello spettacolare slalom gigante in terra elvetica. Davanti a lui il portento finlandese Kalle Palander, imbattibile per il momento; alle sue spalle gli austriaci Gruber e Schilchegger, terzi parimerito.

Le stelle alpine dello sci, sabato 7 febbraio 2004, si sono sfidate in una delle prove più attese del circo bianco: il gigante di Adelboden. In pista i protagonisti Miller, Palander, i nostri Blardone e Simoncelli, e poi Raich, Eberharter e Maier, senza dimenticare Schilchegger, Grandi, Uotila e Gruber. La gara, in forse sino all’ultimo minuto per una pioggia battente che ha letteralmente flagellato il manto nevoso, è scattata intorno alle ore acrobazia finale di Blardone - foto L.Lorenzini11. La prima manche ha messo a dura prova gli atleti, costretti a “galleggiare” tra strette porte e possenti gobbe, caratteristiche distintive di questo pendio alpino. Traiettoria di entrata sul muro finale, anticipo e coraggio nello sfidare la gravità – come sempre su questo muro svizzero – i fattori determinanti per l’esito finale della prova. Ed in questa edizione 2004, sul ripido prima del traguardo, nessuna trappola per il nostro Massimiliano Blardone, terzo nella sessione di apertura, dominata da Palander dinnanzi allo stelle e strisce Miller. Nel 2003 Max vide sfumare il suo primo podio in carriera proprio in questo luogo, vero “horror verticale” dello sci.

KAlle Palander - foto L.LorenziniL’intermezzo prima delle danze finali, ha visto mutare molto rapidamente le condizioni meteorologiche, ed il caldo anomalo di matrice africana, ha abbandonato le immacolate vette consentendo il ritorno a condizioni più consone per la stagione. La pioggia si è fatta neve ed il terreno di gara si è almeno in parte ricompattato.

Nel round finale l’azzurro Manuel Moelgg, oltre i 15 nella prima prova, ha disegnato un capolavoro, segnando il miglior tempo e risalendo sino alla nona piazza. Ma in vetta, in zona podio, il colpo vincente lo ha sferrato l’ossolano Massimiliano Blardone, conquistando una importante medaglia d’argento. La vittoria è andata al potente finlandese Kalle Palander e sul podio sono saliti addirittura in quattro: il medesimo tempo ha infatti premiato i compagni austriaci Schilchegger e Gruber.

scende la pioggia - foto L.LorenziniIl nostro portacolori Blardone bissa così il secondo posto conquistato il 3 gennaio scorso a Flachau e, a giudicare dai risultati, la sua condotta agonistica comincia a dare i frutti sperati. “Quando le punte degli sci sono fuori dal cancelletto” ha sottolineato Max in conferenza stampa ”per me è guerra totale. Vado a tutta e se va bene va bene, altrimenti”. “Per la vittoria” ha continuato Massimiliano “mancava forse il sole. La nostra è una squadra affiatata, c’è chiarezza tra noi ed in questo momento ognuno è in grado di salire sul podio. Ora abbiamo bisogno di crescere, fare esperienza”.

Capelli bianchi ed annate girovaghe sciando sulle Alpi, e in altre alture del mondo, indubbiamente contano, ma un giovane sul podio regala emozioni e le lacrime del nostro Max, per ora, premiano più dell’esperienza”… ragazzi delle Alpi che crescono.





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foto galleryIl fine settimana sulle Alpi svizzere ha assegnato anche un titolo nello slalom speciale: i risultati nel seguente articolo La domenica di Adelboden parla austriaco



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