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Mitomacchina è una mostra che intende raccontare la storia del design dell'automobile, attraverso un percorso che attraversa le grandi innovazioni estetiche e tecnologiche, vissute da uno dei più diffusi mezzi di  trasporto.

Si parte dagli esordi  – in mostra anche la prima automobile mai realizzata con un motore a scoppio, la Benz Dreirad del 1886 – e si arriva ai giorni nostri e oltre. A Mitomacchina sono esposti anche i prototipi che nel Ventunesimo secolo stanno per rivoluzionare ancora una volta le forme, l’uso e la carica di significati dell’automobile.

La chiave di lettura di Mitomacchina è duplice: da un lato la mostra presenta una vasta selezione di modelli di automobili scelti a partire dal loro ruolo di propulsori del cambiamento, sia in chiave sociologica che estetica; dall'altra una ricognizione sui progetti, i processi industriali e le sperimentazioni che hanno accompagnato, messo in discussione e ricostruito, grazie ai più alti geni della creatività internazionale, questo straordinario "oggetto" del Ventesimo secolo.

I modelli d'automobile presenti sono quelli di grandi case produttrici europee ed americane, come Alfa Romeo, BMW, Bugatti, Chevrolet, Chrysler, Citroën, Ferrari, Fiat, Ford, Jaguar, Lamborghini, Lancia, Lotus, Maserati, Mercedes-Benz, MG, Mini, Nissan, Pagani, Peugeot, Porsche, Renault, Rolls-Royce, Saab, Smart, Tatra, Volkswagen.

Accanto a queste anche esemplari di costruttori scomparsi: Cisitalia, Jamais Contente, Hanomag, Iso Rivolta, Isotta Fraschini, Messerschmitt, NSU, Studebaker, Trabant, Voisin. Provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, alcuni di questi modelli saranno esposti per la prima volta al pubblico. 

Il percorso della mostra
– All'esordio del percorso espositivo i capolavori degli anni’ 30 europei che incarnano le forme più pure e rappresentative di questo oggetto straordinario: le eccezionali Alfa Romeo Flying Star Touring del 1931, l’Isotta Fraschini 8A SS Torpedo sport Sala del 1927, la Bugatti T46 Coach Profile del 1933 o l’Alfa Romeo 8C 2900 B lungo del 1938.
– Le sale successive espongono le berline – come la Rolls-Royce Silver Cloud del 1959 – le convertibili come la Maserati 3500 GT del 1957 o la Chevrolet Corvette del ’59 e le coupé come le Mercedes-Benz 300 Gullwing (Ali di gabbiano) del 1954 o la Porsche 356 del 1948.
– A seguire l’automobile viene presentata come risposta industriale al bisogno di mobilità espresso lungo tutto il Novecento. Ecco quindi il minimo indispensabile concentrato in utilitarie a vocazione prettamente urbana (come l’Iso Isetta, la Mini Minor, la Fiat 500), e le protagoniste della motorizzazione di massa (dalla Ford T del 1917 alla Trabant del 1958 alla Fiat Panda del 1980).
– Mitomacchina sposta poi l’attenzione dal prodotto finito ai processi della creatività e alla sperimentazione industriale, sulle ricerche che conducono alla definizione della forma di un’auto: la sportività, l’aerodinamica, l’innovazione tecnologica o lo studio di nuove forme di energia.
Ecco quindi la ricerca sull'aerodinamica, con i prototipi di Bertone, Giugiaro e Pininfarina, e i sogni di designer visionari, come le creazioni in pochissimi esemplari di Lamborghini e Ferrari.
– Infine, non mancano i giovani talenti delle maggiori scuole europee di design, tra cui il Royal College of Arts di Londra, lo IED di Torino e la Fachhochschule di Pforzheim.

Curatori
La mostra, prodotta dal Mart con la direzione di Gabriella Belli, sarà curata da un comitato di designer ed esperti del settore, storici del costume e storici dell'arte composto da Gian Piero Brunetta, Pierluigi Cerri, Emilio Deleidi, Giampaolo Fabris, Giorgetto Giugiaro, Tomás Maldonado, Giuliano Molineri, Adolfo Orsi, Sergio Pininfarina, Mauro Tedeschini e la rivista Quattroruote.

Orari
lunedì – domenica 10:00 – 18:00
venerdì 10:00 – 21:00
Chiuso il lunedì a partire dal 15 gennaio 2007

Ingresso
Intero: 8 €   Ridotto:  5 €
Ridotto scolaresche: 1€ a studente
Biglietto famiglia: 20€
Amici del museo: gratuito

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