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Una gara spettacolare la terza edizione della Domobianca Vertical Race Salomon, andata in scena a Domobianca365 lo scorso weekend

Tanti i Big al via della gara Vertical che ha visto ai nastri di partenza ben 140 atleti darsi battaglia sul percorso “Onlyup” di 3,5 km di sviluppo e 770 mt. di dislivello.

Foto Credits Federico Manoni e Luciano Campani

In campo maschile a dominare è stato il fortissimo Roberto Delorenzi, che ha battuto il precedente record di 29’13” (sempre suo), con il tempo di 28’38” seguito dal nipponico Ruy Ueda con il tempo di 29′ 55″ e dal sempre grande atleta di casa Marcello Ugazio con il tempo di 30’43”.

Foto Credits Federico Manoni e Luciano Campani

In campo femminile successo della Svizzera Maude Mathys che con il tempo di 32’18”  ha distrutto il record femminile, piazzandosi al 6° posto assoluto, alle sue spalle la francese Jessica Pardin con il tempo di 35’02” e da Maddalena Somà con il tempo di 37’06”.

Foto Credits Federico Manoni e Luciano Campani

La presenza di grandi nomi come quello dei Giapponesi Ruy Ueda ed Omi Ryonosuke, della Francese Jessica Pardin e dei Campioni del Mondo di Skyrunning Roberto Delorenzi, Maude Mathys e Cristian Minoggio, hanno fatto riversare sul percorso un numeroso pubblico ad incitare tutti gli atleti partecipanti.

Foto Credits Federico Manoni e Luciano Campani

“Siamo davvero orgogliosi di questo evento – afferma Ivan Svilpo, organizzatore della manifestazione – Avere un numero così alto di atleti con la presenza di grandissimi nomi da diverse nazioni è stato per il nostro gruppo organizzativo un’ enorme soddisfazione. il lavoro svolto durante questi anni sta portando grossi risultati: essere conosciuti e ricercati in ambito Internazionale è segno di fiducia e professionalità.
Voglio sottolineare come sempre che il nostro obiettivo, nell’organizzazione di questi eventi, è quello di utilizzare lo sport come volano turistico per l’Ossola e direi che ci stiamo riuscendo molto bene”

Foto Credits Federico Manoni e Luciano Campani

   

Foto Credits Federico Manoni e Luciano Campani

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