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Ad Aosta la mostra fotografica “Il Cantiere tra le Nuvole”, che raccoglie le immagini del cantiere delle nuove funivie del Monte Bianco. Fino al 12 marzo 2013 nella sede espositiva di Finaosta, in via Festaz 22 ad Aosta, la mostra è aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19.

Le foto esposte nella mostra fotografica “il Cantiere tra le nuvole” sono il frutto di una scelta di immagini che quotidianamente vengono scattate per documentare i lavori delle nuove Funivie. Il criterio di scelta delle immagini esposte è stato in parte la spettacolarità delle stesse, che in alcuni casi trasmettono emozioni, volti e ambienti e in parte la necessità di attestare storicamente i lavori dal primo scavo a oggi.

Il percorso della mostra inizia a Pontal d’Entréves, dove all’interno di un tornante sulla strada statale 26 sono state montate le “scarpe” della stazione di partenza, vera base vitale delle Funivie Monte Bianco del futuro.

Si prosegue con le immagini del Pavillon du Mont Fréty dove le foto scelte testimoniano la costante lotta del cantiere con le intemperie, quali la neve che talvolta arriva inaspettata e fuori stagione seppur il sito di trovi solo a 2200 metri di quota. Il costante avanzamento dei lavori è percepibile di giorno in giorno.

Le immagini del Rifugio Torino e le immagini di Punta Helbronner sono il cuore della mostra fotografica. Si tratta del cantiere più alto d’Europa, dove oltre al freddo, uomini e mezzi devono fare i conti con l’aria sottile dell’alta quota. Il pozzo, la galleria, le gru, gli uomini e i volti e tutto quello che circonda questo cantiere in quota esprimono emozioni e poesia e i problemi di adattamento di uomini, mezzi e materiali.

Le foto d’Autore concludono l’itinerario. Sono di Caroline Houal che, francese di nascita, ma residente a La Salle, segue il cantiere sin dai primi giorni. I volti degli uomini giocati in bianco e nero testimoniano fatica e quotidianità e rendono l’idea di un lavoro duro che richiede sempre un’ottima armonia e capacità di collaborare. Laura Laurenti Garavoglia, torinese, ha scelto le gru e le teleferiche giocate su diversi toni di colori per rendere  l’idea di un “cantiere tra le nuvole”.

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