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In occasione della novantesima ricorrenza della fine della Grande Guerra e della novantesima ricorrenza delle battaglie per la conquista del San Matteo, Alpinia Editrice di Bormio ha dato alle stampe un prestigioso volume intitolato "Battaglie per il San Matteo".

Il San Matteo è una bellissima montagna del gruppo dell'Ortles-Cevedale, di 3.678 metri di altezza. E' un monte speciale, come nessun altro in tutto il mondo: è unanimemente considerato un Sacrario.
Sulla sua vetta si sono svolti i combattimenti alpinistico-militari più in alta quota che la storia ricordi. Circa 600 uomini vi presero parte, il 3 settembre 1918, e tra questi vi furono circa un centinaio di vittime.

I corpi di molte decine di questi uomini, soprattutto Alpini italiani, sono ancora rinserrati fra i ghiacci della vetta del San Matteo.
Tra di essi quello di Arnaldo Berni, il Capitano che comandava la compagnia di Alpini che difendeva la posizione, travolto e seppellito, all'interno del crepaccio-galleria ove stava trovando riparo, da enormi blocchi di ghiaccio frantumati dal pesante bombardamento austro-ungarico che aveva preceduto e preparato le fasi della battaglia vera e propria, avvenuta nel tardo pomeriggio.

Il libro edito da Alpinia è di grande formato (24 x 33,5 cm) e segue a poca distanza un altra importante ricerca storica inerente la Grande Guerra sulle montagne della Valtellina: "Battaglie per la Trafojer".
Il volume sulla storia del San Matteo ha caratteristiche editoriali del tutto analoghe a quest'ultimo ed è addirittura più imponente, proponendo ben 32 pagine in più.
Oltre al rilevante contenuto di testi e materiali documentali inediti, è un libro fotografico, presentando oltre 200 foto d'epoca (la maggior parte anch'esse inedite) ed una ventina di ricercate immagini attuali: molte foto sono a piena pagina  o addirittura a doppia pagina.
Per la sua realizzazione vi e' stata inoltre una approfondita ricerca di disegni d'epoca e di cartografia militare (alcune carte riportano la scritta "riservatissimo" e sono anch'esse pubblicate a piena pagina).

La vera particolarità del volume sta però nel nuovo approccio storico-culturale che gli Autori hanno voluto dare a questi importanti avvenimenti alpinistico-militari:  per la prima volta sono state presi equamente in considerazione il punto di vista italiano e quello austro-ungarico, grazie ad approfondite ricerche presso l'Archivio storico militare di Vienna.
Gli Autori sono gli stessi di "Battaglie per la Trafojer", il Colonnello Giuseppe Magrin di Valdagno ed il bormino Giovanni Peretti.
Ad essi si e' aggiunto l'autorevole apporto del Prof. Udalrico Fantelli di Dimaro, in Val di Sole, che ha approfondito, appunto, la versione imperiale (il Trentino apparteneva, allora, all'Impero Austro-Ungarico).
"Battaglie per il San Matteo" completa e colloca nel giusto contesto storico e geografico la storia del Capitano Berni, magistralmente descritta dal Colonnello Magrin nel suo libro "Il Capitano Sepolto nei Ghiacci" (ormai esaurito e recentemente ripubblicato) e colma una lacuna nello studio e descrizione delle vicende storiche relativa alla Guerra Bianca e rende così giustizia a questi singolari episodi alpinistico-militari, trascurati dalla storiografia ufficiale e quasi dimenticati, ed a tutti quegli eroi i cui corpi giacciono ancora nei ghiacci della vetta del San Matteo.

Il volume è fresco di stampa ma ha già vinto una prestigiosa onorificenza: il Premio Giornalistico Nazionale Val di Sole, nella sua Sezione Speciale dedicata alla novantesima ricorrenza della fine della Grande Guerra.
Il Premio è stato consegnato a Giovanni Peretti il 1° Agosto nella splendida cornice di Folgarida di Dimaro, alla presenza delle massime autorità del Trentino.
Il tassello che mancava nella storia delle montagne della Valtellina è stato così aggiunto.

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