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Belluno e il Cadore ospitano, fino al 6 gennaio 2008, una mostra straordinaria volta a raccontare gli ultimi anni della vita e dell'arte del grande maestro. Un gigante di fronte alla morte, ricondotto dopo secoli, nella sua terra d'origine
 
 
Un grande evento espositivo che illustra, per la prima volta, l’estrema, favolosa e tormentata stagione del “divin pittore” tratteggiando un ritratto del Tiziano diverso da quello più noto e presentando la sua produzione artistica sotto una nuova luce.

Un centinaio di opere dai  maggiori musei internazionali – il Prado di Madrid, l’Ermitage di San Pietroburgo, il British Museum di Londra, lo Statene Museum for Kunst di Copenhagen, la Nazionale Gallery di Washington – giungono nel Bellunese e nel Cadore, insostituibile Titian’s Country, luogo d’eccezione per ricostruire gli ultimi vent’anni di attività del grande Maestro e il suo percorso esistenziale ed artistico.

La mostra, ospitata a Palazzo Crepadona a Belluno – con una suggestiva e curiosa appendice nella vicina città natale dell’artista, Pieve di Cadore – è un evento eccezionale, estremamente stimolante per critica e pubblico presentando tante novità interpretative e gli estiti di importanti studi – condotti dal curatore Lionello Puppi e da molti altri esperti – che hanno permesso di riscoprire e rivalutare l’arte estrema di Tiziano e molte delle sue opere degli ultimi venti anni.

L’evento indagherà, in particolare,  il rapporto tra il Maestro e la prolifica bottega e il loro sistema di lavoro assicurando sorprendenti ri-valutazioni del ruolo svolto dal Maestro nella realizzazione di alcune opere, finora semplicisticamente attribuite allo staff.

La sede bellunese, resa spettacolare dal genio architettonico di Mario Botta che per valorizzare la mostra inventa un padiglione di 12 metri di lato nel cortile del Palazzo, presenta al visitatore opere eccezionali: il Cristo Portocroce dell’Ermitage, l’Ecce Homo di Sibiu, il Martirio di Santo Stefano di Lille, una splendida Santa Margherita d’Antioca e il drago degli Uffizi e così a seguire per arrivare a esporre oltre un centinaio di opere tra cui venti dipinti autografi del maestro, diverse opere realizzate dalla prestigiosa bottega, degli straordinari inediti, un’eccezionale sezione di disegni e di incisioni e diversi documenti indispensabili per ricostruire l’entourage intellettuale che circondava il Maestro e il clima in cui viveva.

Il grande omaggio all’artista continua nella storica sede della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve, dove saranno esposte lettere autografe, carte d’archivio, registri e uno straordinario inedito Ritratto di donna davanti a paesaggio con arcobaleno, che nell’intuizione del curatore ritrae la famosa Caterina Sandella, amante dell’Aretino, dipinta anche dal Tintoretto in un bellissimo olio su tela che sarà posto a confronto, in via esclusiva, con l’opera di Tiziano.

La mostra prosegue e si completa con gli itinerari vecelliani sul territorio bellunese e cadorino che permettono di ammirare tanti lavori del maestro e della bottega nei loro luoghi originali.

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