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Bòn Nadal Occitania, una raccolta di brani concepiti nei tempi andati per santificare il Natale, è l'originale colonna sonora per le prossime festività che ci propone la Bregada Berard, alter ego collettivo di Sergio Berardo. Se sulle prime potrebbe sembrare un Berardo inedito quello che traspare da questo disco, considerato il suo impegno soprattutto nel ruolo di organizzatore e di scopritore di brani della tradizione, non bisogna però dimenticare che l'artista principe delle valli cuneesi è sempre stato, sin dall'esordio, un serio e appassionato studioso del
patrimonio delle sue terre, di cui è giunto a ricostruire con grande sforzo intellettuale il repertorio per ghironda.

Nel nuovo disco Berardo non rinuncia ad apportare la sua sapienza strumentale, ma certo è preponderante il ruolo di regista da lui svolto per condurre a termine l'intera operazione, non a caso il titolare del lavoro è il collettivo Bregada Berard. Ne risulta un viaggio all'indietro nel tempo che riesce a far rivivere con estrema naturalezza le sonorità natalizie che risuonavano nelle valli occitane almeno a partire dall'epoca medievale. I canti e le melodie rimesse a nuovo da Berardo
dimostrano di possedere una validità artistica fuori discussione e testimonia di quanto il cantar Nadal o cantar nové fosse estremamente radicato tra la popolazione. È la tradizione del presepio cantato ad affiorare con forza, espressione di una religiosità popolare autentica e non soffocata dalle imposizioni dei riti ufficiali che emana un
senso di spiritualità e di partecipazione collettiva evidente.

Berardo punteggia il disco con molteplici inserti strumentali (ghironda in re, ghironda in sol, semiton, piva d'Estròp, boha, bodega, clarin, flabuta e ton-ton, fifre, fluta de cabra, aboés, saz).

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