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Le grandi deluse del Mondiale di calcio si prendono la loro rivincita nel primo Mondiale di Vertical Kilometer ISF. La “vendetta” ai danni della Spagna (con uno dei grandi favoriti Agusti Roc Amador “solo” quarto) da parte di Italia e Francia è firmata da Urban Zemmer e Laetitia Roux, che venerdì 16 luglio, in Val di Fassa, hanno conquistato la prima edizione del Campionato mondiale di Vertical Kilometer, 2,100 km da correre con il naso all’insù, visti i 1000 metri di dislivello da Alba di Canazei (1.465 m) alla vetta della Crepa Neigra (2.465 m.) con una pendenza media del 50%.

Dodici mesi fa il Vertical Kilometer fassano era valido come Campionato Europeo. Proprio Zemmer vinse la gara, ma non riuscì ad impossessarsi del titolo europeo. Come mai? Perché il “camoscio” altoatesino, pur iscritto alla gara, non era stato convocato dalla nazionale azzurra, colore che dunque non poteva rappresentare. Una “svista” pagata a caro prezzo dall’Italia, con il titolo continentale che andò così al secondo classificato, l’iberico Roc Amador.
Quest’anno i selezionatori azzurri lo hanno convocato, e ora possono festeggiare l’oro iridato. Ma non solo. Zemmer, infatti, è stato accompagnato sul podio dal lecchese Nicola Golinelli e dall’altro altoatesino Manfred Reichegger, rispettivamente secondo e terzo con ritardi di 1’13” e 1’26”.

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Sulle Dolomiti fassane, patrimonio dell’umanità, c’è stata gloria anche per la transalpina Laetitia Roux. Tutti si aspettavano Antonella Confortola, prima un anno fa, invece è spuntata la francesina, che ha chiuso i 2,100 km in 40’16, 22esimo tempo assoluto, laureandosi prima campionessa mondiale nella storia del Chilometro Verticale. Sessanta secondi hanno separato le due contendenti al titolo iridato.

Alla gara, organizzata dal comitato guidato da Diego Salvador, hanno preso parte quasi duecento “corridori del cielo”, in rappresentanza di moltissime nazioni, tra cui – oltre alle già citate – anche Andorra, Slovenia, Austria, Catalogna, Russia, Danimarca, Gran Bretagna, Bulgaria e Grecia. Dopo la gara attuale, la classifica per nazioni vede al comando l’Italia con 354 punti, davanti a Spagna (258) e Slovenia (232).

E domenica è scattata la 13.a Dolomites Skyrace. In palio c'era anche il Memorial Diego Perathoner, in onore di colui che è stato l’anima della skyrunning fassana e della “sorella” invernale, la scialpinistica Sellaronda Skimarathon, tragicamente scomparso il 26 dicembre scorso. La vittoria è andata a Laetitia Roux e Paolo Larger.

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Classifica vertical km maschile: 1) Zemmer Urban ITA 0:33:16; 2) Golinelli Nicola ITA 0:34:29; 3) Reichegger Manfred ITA 0:34:42; 4) Agusti Roc ESP 0:34:50; 5) Wyatt Jonathan NZL 0:34:53; 6) Brunod Dennis ITA 0:35:17; 7) Hernando Luis Alberto ESP 0:35:57; 8) Larger Paolo ITA 0:36:07; 9) Zulian Ivo ITA 0:36:21; 10) Kuhar Nejc SLO 0:36:25
 
Classifica vertical km femminile: 1) Roux Laetitia FRA 0:40:16; 2) Confortola Antonella ITA 0:41:16; 3) Mudge Angela GBR 0:42:47; 4) Frost Anna NZL 0:43:39; 5) Miro Mireia ESP 0:44:47; 6) Vokueva Zhanna RUS 0:45:15; 7) Maxwell Fiona GBR 0:45:59; 8) Miravalle Raffaella ITA 0:47:30; 9) Ardid Monica ESP 0:48:22; 10) Andreu Laia ESP 0:50:08

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