Select Page

Castel Firmiano, uno dei castelli più antichi dell’Alto Adige, si erige maestoso su un’altura di roccia a sud di Bolzano, da dove si ha una splendida vista sulla città, sullo Sciliar e sul Gruppo del Tessa. Dal 2006 ospita il MMM – Messner Mountain Museum Firmian, uno dei sei musei che Reinhold Messner ha dedicato alla montagna e alle sue culture un in cui l’alpinista rende visibile e fruibile la sua eredità; le conoscenze, le esperienze, le storie dell’incontro tra uomo e montagna da lui sperimentate in anni di esplorazioni e da lui definito:” il mio “15° Ottomila”, la somma di tutte le mie esperienze!”

Le sedi museali, raccolte nel circuito MMM – distribuito in sei località tra il Sudtirolo e il Bellunese – formano un mosaico unico nel suo genere, un singolare spazio esperienziale fatto di natura e cultura in cui comprendere il profondo significato che la montagna riveste per l’uomo. Luoghi che per essere visitati richiedono di vivere un’escursione in quota e possibilmente una giornata di bel tempo! In val Venosta si trova il MMM Juval, un luogo in cui l’attenzione è stata focalizzata sul il mito e la sacralità della montagna. A Solda il MMM Ortles racconta il mondo dei ghiacci; il MMM Dolomites, si trova sul Monte Rite nel Cadore, un luogo che accompagna i visitatori nella conoscenza dell’ambiente dolomitico, le sue rocce e il suo alpinismo; nel castello di Brunico è stato allestito il MMM Ripa, dedicato alla vita e alle tradizioni dei popoli di montagna; il MMM Corones di Plan de Corones, l’ultimo in ordine di tempo, inaugurato nel luglio del 2015, si trova tra la val Pusteria e la val Badia e tratta dell’alpinismo tradizionale, quello che Messner considera la disciplina regina. Ogni museo vive di vita propria e rappresenta uno spazio in cui il tema trattato si sposa perfettamente con l’ambientazione e l’architettura. Allo stesso tempo, nel suo insieme, il circuito MMM è un eccezionale luogo di incontro con la montagna per quanti cercano nelle alte quote qualcosa di più di una palestra di roccia.

Castel Firmiano, foto Messner Mountain Museum

Castel Firmiano, foto Messner Mountain Museum

Il MMM di Castel Firmiano tematizza il rapporto uomo-montagna e rappresenta il cuore della serie di musei di Reinhold Messner. Ha un percorso espositivo che si snoda tra arte, installazioni e reliquie, il castello stupisce non solo per le sue vedute ma anche per la sua architettura. L’ ideatore ha saputo dare nuova vita alle vecchie mura, anche opponendo alla roccia il moderno acciaio nero Corten. Nell’architetto Werner Tscholl, specializzato nel recupero di edifici storici, Messner ha trovato uno spirito affine con cui realizzare il restauro della rocca e l’allestimento degli spazi espositivi. A Castel Firmiano la sfida particolare consisteva nel tutelare la sostanza storica e nell’intervenire in modo tale da permettere, in qualsiasi momento, il ripristino dello stato originale. I nuovi elementi architettonici si collocano in secondo piano e non costituiscono altro che un palcoscenico per la sostanza preesistente. È certamente un museo autoritario quello di Castel Firmiano, che prescrive in che modo vuole essere visitato. Un percorso che conduce attorno alla “montagna sacra”, davanti a vetrine, sculture, animali imbalsamati, oggetti simbolici, foto e quadri, ricordi di tante spedizioni in tutto il mondo, dove il castello e le costruzioni d’acciaio nero poste nelle torri fungono da palcoscenico.
In Tibet il giro attorno alla montagna sacra viene chiamato kora e nel suo museo Reinhold Messner ha voluto creare per l’appunto una kora. La cappella in rovina sulla vetta del monte del castello è tabù come la vetta del monte Kailash in Tibet. Il MMM non vuole essere un museo degli scalatori né un museo dei monti altoatesini, ma vuole mostrare quello che la montagna fa degli uomini. Il cuore del Messner Mountain Museum a Castel Firmiano viene chiamato da Reinhold Messner “la montagna incantata”.
La Torre bianca dai numerosi piani è l’unica area non pianificata. È dedicata alla storia del castello ed alla storia recente dell’Alto Adige, il complesso museale è dotato anche di due palcoscenici ed un’area per le feste e le manifestazioni, e tre punti di ristoro che invitano il visitatore a trattenersi anche dopo la visita. Raggiungerlo è facile, dall’uscita autostradale Bolzano Sud, si deve proseguire verso Merano (superstrada MEBO) e si esce alla prima uscita dopo la galleria di Castel Firmiano proseguendo verso Bolzano.

La storia di Castel Firmiano

Le prime menzioni storiche di Castel Firmiano sono attorno al 945 con il nome di “Formicaria”. Nel 1027 l’imperatore tedesco donò il ducato di Trento e la contea di Bolzano al vescovo di Trento, così l’edificio cambiò proprietario e fu utilizzato come sede dei funzionari amministrativi responsabili del territorio e per le massime assemblee del tribunale, funzione per la quale nel XII e XIII secolo dovette essere ampliato. Ai sovrani del territorio la rocca offriva il grande vantaggio di poter controllare la navigazione sull’Isarco e sull’Adige. Fino alla costruzione del primo ponte, attorno al 1200, l’unica strada che collegava Bolzano ed Appiano poteva essere facilmente chiusa. Attorno al 1473 la rocca fu acquisita dal principe del Tirolo, Sigismondo d’Austria. Il principe, che amava i bei castelli, fece subito ampliare il complesso. Poco dopo, però, cadde in difficoltà economiche e fu costretto a impegnare il castello, che a poco a poco andò in rovina anche perché non era più abitato permanentemente. Nel 1957 Castel Firmiano ospitò un avvenimento importante per l’Alto Adige: la grande manifestazione di protesta contro la non osservanza dell’Accordo di Parigi e per un’effettiva autonomia dell’Alto Adige slegata dal veto regionale del Trentino (Los von Trient, ossia “Via da Trento”). Dal 2006 Castel Firmiano ospita il MMM Firmian.

Web: messner-mountain-museum.it/it/firmian


HERNO DONNA – si avvale della tecnologia Polar-Tech – maggior imbottitura grazie all’inserimento del sacco piuma – il piumino realizzato nell’impalpabile raso, chiuso da macro zip oro e collo in pelliccia staccabile.

HERNO DONNA – si avvale della tecnologia Polar-Tech – maggior imbottitura grazie all’inserimento del sacco piuma – il piumino realizzato nell’impalpabile raso, chiuso da macro zip oro e collo in pelliccia staccabile.

__________________

HERNO UOMO – Nylon Chamonix, robusto ed opaco, imbottito in piuma d’oca per il giubbotto con spalle, maniche e dettagli in lana diagonale.

HERNO – Nylon Chamonix, robusto ed opaco, imbottito in piuma d’oca per il giubbotto con spalle, maniche e dettagli in lana diagonale

Share This