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Pizzostella Skyrunning 2023, appuntamento per domenica 9 luglio, con la distanza regina, la  Skymarathon, giunta alla sua ottvava edizione. 35 chilometri di vero skyrunning e un dislivello di 2650 metri in un anello attorno al Pizzo Stella (3163 m), perla – o, meglio, come dice il nome stesso, stella – delle Alpi Retiche. Campodolcino, San Giacomo Filippo e Piuro: tre sono i comuni interessati dalla gara che ha patrocinio dalla FISKY (Federazione Italiana Skyrunning) e ISF (International Skyrunning Federation)

Photo Credits Francesco Bergamaschi

CRONACA DELLA PIZZOSTELLA SKYRUNNING 2023

La Pizzostella Skyrunning concentra tutte le sue energie sulla skymarathon (36 km con 2650 D+) per far vivere al meglio questa manifestazione in Valle Spluga.
I 150 corridori sono partiti dalla piazza principale di Fraciscio (frazione di Campodolcino) puntuali alle 7.30 andando a toccare i punti simbolo di questo evento: dapprima il Pizzo Sommavalle per poi arrivare al Passo Angeloga e giungere con una ripida discesa al Rifugio Chiavenna. Da lì ancora 12 km di mangia e bevi con l’ultima e decisiva risalita da Campodolcino a Fraciscio. Contornato da una meravigliosa giornata di sole, gli atleti hanno corso con un’ottima visibilità e senza alcun rischio. I tratti più complessi erano presidiati dai volontari e messi in sicurezza con delle corde fisse. Lungo il percorso ben tredici ristori gestiti da volontari ed associazioni della valle. Grazie ad essi è stata, dunque, organizzata una gara in modo impeccabile valorizzando al massimo il territorio. L’evento è stato reso possibile anche con il contributo della regione Lombardia.
“Siamo davvero soddisfatti di come sia andata la gara. I volontari e le associazioni hanno dato il loro meglio per rendere tutto perfetto. Gli obiettivi per il prossimo anno sono già in cantiere e vorremmo aumentare il livello degli atleti e della gara.. in fase valutativa una 42 km.” (Stefano della Morte, organizzatore della Pizzo Stella Skyrunning)

Photo Credits Francesco Bergamaschi

LA GARA FEMMINILE

Vinta da Elisa Desco in 4h49’57”, è stata molto combattuta fin dai primi strappi. Sulla prima salita, la giovane Roberta Jacquin ha tirato, scavallando il Passo Angeloga in prima posizione. Elisa però, forte della sua esperienza, ha gestito e attaccato in quello che lei definisce il suo “parco giochi”. Nel tratto di sali e scendi ha recuperato minuti preziosi, prendendo Roberta al ristoro Motta. Ultima salita e l’atleta Scarpa ha mantenuto il suo vantaggio e per lei un trionfo in piazza a Fraciscio. Seconda, con una bellissima rimonta, Elisa Pallini in 5h10’02” (Team Pegarun) e terza la coraggiosa Roberta Jacquin in 5h17’12” (Team Pegarun).

Photo Credits Francesco Bergamaschi

“Sono venuta qui per divertirmi e così è stato. La prima salita l’ho gestita, visto che sono le prime gare dopo il lungo infortunio che mi ha tenuto lontano dalle competizioni. In discesa sono rimasta concentrata senza perdere troppi minuti da Roberta, che in quel momento era davanti. Poi sono arrivata nel tratto di mangia e bevi e lì ho iniziato a divertirmi. Ho fatto il mio passo e ho recuperato terreno su Roberta. Al ristoro Motta il sorpasso, ma credevo che in salita mi potesse recuperare. Alla fine mi sono ritrovata al comando da sola. L’ultima discesa è stata molto impegnativa ma ho gestito e sono molto contenta del risultato.” (Elisa Desco)Photo Credits Francesco Bergamaschi

LA GARA MASCHILE

Meno bagarre in campo maschile dove Luca Arrigoni (Team Pegarun) ha condotto magistralmente la sua gara, rimanendo quasi sempre nelle prime posizioni. Scavalla al Passo Angeloga in prima posizione, sparando l’ultima cartuccia nei restanti 12 km.
Taglia il traguardo 3h56’45”. Dietro l’argentino Sergio Gustavo Pereyra (Team Scarpa) in 4h04’02’’ e chiude il podio maschile Lukas Gasser (Team Scarpa) in 4h09’51”.

“Una bellissima e tostissima gara. Ero già venuto qui l’anno scorso e sono contento di aver migliorato il mio tempo di circa sette minuti. E’ stato un grande allenamento in vista degli Europei a Montenegro la prossima settimana, dove affronterò 50 km molto tecnici ed impegnativi. Che sia di buon auspicio?” (Luca Arrigoni)

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