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Alla scoperta dei paesi francoprovenzali confinanti con le Valli Orco e Soana, sabato 8 maggio 2010,alle ore 16,30, presso la sala consiliare comunale di Pont Canavese avrà luogo la quarta conferenza del ciclo "A nosta moda",promosso dal Comune di Pont Canavese, organizzato da Effepi,Associazione di studi e di ricerche francoprovenzali e Ij Canteir,Associazione per la promozione dei valori etnico- ambientali delle Valli Orco e Soana, nell’ambito degli interventi finanziati dalla legge 482/99 coordinati dalla Regione Piemonte.

La conferenza  di sabato ha come titolo : "Lai dérer la montagni Là, dietro alla montagna : la Savoia, le Valli di Lanzo luoghi, lingua, tradizioni dei paesi francoprovenzali confinanti con  le Valli Orco e Soana"  ed è suddivisa in due parti : una dedicata alla Savoia, regione di parlata francoprovenzale confinante con l’alta Valle Orco, ed una alle Valli di Lanzo, che hanno in comune cime,pascoli e colli con vari comuni della Valle Orco.

Relatore della parte sulla Savoia sarà Marc Bron, presidente dell’Institut de la Langue Savoyarde e dell’A.e.s.,Association des Enseignants de Savoyard –francoprovençal, da anni impegnato in vari ambiti per la valorizzazione del francoprovenzale (attualmente sta conducendo una battaglia affinché il Governo francese riconosca al francoprovenzale lo status di lingua regionale.) Relatori della seconda parte saranno Domenico Cabodi e Gianni Castagneri, il primo farà una panoramica sulle Valli di Lanzo  (geografia,storia e tradizioni), il secondo si soffermerà in particolare su Balme, “ comunità d’alta quota” . Entrambi soci di Effepi, sono appassionati studiosi della cultura valligiana, Gianni Castagneri è stato sindaco di Balme ( piccolo Comune dell’alta Val d’Ala ) ed è autore di libri e saggi sulla vita e le tradizioni della sua valle, il secondo è presidente della Pro loco di Monastero di Lanzo, insegnante,ricercatore, animatore ed organizzatore di manifestazioni che mantengono vive le tradizioni locali.

Il ciclo di conferenze "A nosta moda"  ha lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze tra popolazioni di zone diverse dell’area francoprovenzale. 

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